Avellino – “In questi anni ho lavorato e lottato per il PD. Il nostro viaggio parte da Via Tagliamento, da casa nostra. E’ quella che abbiamo costruito in questi anni”. Così il candidato Michelangelo Ciarcia in corsa per il Consiglio Regionale. Al fianco del candidato del Partito Democratico, Ida Grella, coordinatrice provinciale di AreaDem. “Sono in campo con lo stesso spirito di servizio che ha contraddistinto la mia storica politica – ammette Ciarcia – Non c’è stata circostanza o contesa elettorale che mi ha visto lontano dal nostro simbolo”.
Ciarcia torna sul “derby” con Livio Petitto: “Il partito ha fatto una scelta coerente puntando sul mio nome – dice – E’ un passaggio fondamentale anche in ottica futuro. La scelta è ricaduta guardando alla coesione e l’unità del PD. Appoggiamo in pieno il governatore De Luca. Noi di AreaDem siamo stati al suo fianco anche prima del lockdown quando i consensi nei suoi confronti erano crollati. La mia campagna elettorale parte dello slogan “Uniti cambiamo l’Irpinia“. Per migliorare basta seguire la strada tracciata so quanto di buono è stato fatto nella nostra Provincia – dice – Bisogna lavorare per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile e la nascita di nuove attività sul territorio. Dobbiamo lavorare sul turismo in Irpinia che oggi può definirsi mordi e fuggi – continua Ciarcia – Bisogna valorizzare il territorio e soprattutto le attività produttive. Abbiamo la necessità di far conoscere le bellezze della nostra terra”.
Nel suo lungo dialogo, Ciarcia, non manca di fare il punto sulla questione Alto Calore Servizi: “In questi venticinque mesi, molti, hanno cambiato spesso idea sul mio operato – continua – Abbiamo lavorato e continuiamo a farlo per tappare delle grosse falle. Un lavoro che ho fatto in solitudine ma che mi ha dato modo di dimostrare concretezza professionale. Dovessi essere eletto in Consiglio Regionale dovrei lasciare l’Ente ma potrei anche non farlo. Bisogna lavorare per il risanamento delle reti idriche – continua Ciarcia – Una questione che dovrà essere attuata direttamente dalla Regione Campania. All’Alto Calore serve un amministratore lontano da gestioni di carattere politico. Tutto ciò per il bene dell’azienda”.