Avellino – Un saluto cordiale con una stretta di mano. Così il prefetto Carlo Sessa si è congedato dalla stampa irpina e attraverso telecamere e taccuini ha salutato gli avellinesi, una popolazione che ha sempre mostrato grande rispetto per tutte le espressioni di governo ed istituzionali presenti sul territorio. Il prefetto Sessa, arrivato ad Avellino il 30 dicembre del 2013, lascerà la sede di governo il prossimo 25 agosto mentre dal 28 agosto dovrebbe insediarsi il suo successore, la dottoressa Maria Tirone che attualmente ricopre il ruolo di Capo della Prefettura di Foggia.
Il dott. Sessa ha ricevuto gli organi di informazione presso la sede della Prefettura lungo il Corso di Avellino. Quello che doveva essere un momento di saluto si è poi trasformato in un bilancio di cose fatte ma anche l’occasione per soffermarsi sui tanti propositi non ultimati.
Particolarmente significativa la riflessione fatta sullo stato del Corso cittadino per la cui sistemazione, ha ricordato il prefetto Sessa, già dal suo insediamento, aveva sollecitato il sindaco Paolo Foti ad accelerare i tempi e aveva manifestato la piena disponibilità personale a farsi carico delle questioni che si sarebbero presentate di volta in volta.
“Avellino ha un Corso molto bello – ha detto il prefetto- Ordinato e bene organizzato, ora sono state restituite alla città anche le fontane che, mi dicono, fanno parte della vostra storia e a cui siete molto legati. Si sarebbe potuto fare di più per colmare i diversi buchi neri che sono rimasti lungo il corso e superare questa parentesi di brutture e denti mancanti”.
Altri passaggi hanno riguardato il rapporto con gli amministratori dei comuni irpini con i quali il prefetto ha ribadito di non avere mai avuto momenti di frizione.
“Gli amministratori irpini hanno la necessità di essere supportati laddove ne facessero richiesta. Ma è anche vero che alle volte qualche sindaco si è lamentato di volere avere un incontro con il prefetto ma non ne ha mai fatto richiesta. In questa provincia la situazione è abbastanza tranquilla; sotto il profilo dell’ordine pubblico, ogni singolo episodio è stato affrontato con pacatezza, attenzione ed intelligence. Il livello di guardia non si è mai abbassato in nessun momento, sappiamo benissimo che le frontiere di questa provincia possono essere attaccate dal napoletano e dal foggiano ma abbiamo sempre affrontato le emergenze e si continuerà a farlo- ha proseguito il dott. Sessa”. Il riferimento chiaramente al sindaco di Rotondi a cui tutt’oggi viene assicurato il supporto necessario mentre a Montoro si è poi accertato che si trattava dell’episodio di un singolo che ha reso infondati i sospetti di una azione da parte della criminalità organizzata.
Isochimica e Valle del Sabato le altre due questioni che gli sono state sottoposte e rispetto alle quali la presenza della Prefettura non è mai mancata per l’individuazione di soluzioni che stanno cominciando a fare registrare riscontri concreti (la scorsa settimana è stato abbattuto il silos dell’Isochimica).
Ed infine la vicenda dei migranti per la quale Sessa aveva immaginato, in sinergia con l’allora direttore dell’ospedale, di utilizzare la struttura sanitaria ubicata a via Pennini “Maffucci” per trasformarla in una zona sanitaria per ospitarli da tutta l’Irpinia.
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