Solofra (Av) – Tiene banco la questione del reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Landolfi di Solofra. Argomento di cui si è dibattuto questa mattina presso il complesso monumentale di Santa Chiara di Solofra. Al tavolo presenti il sindaco di Solofra Michele Vignola con i primi cittadini di Serino e Montoro, Vito Pelosi e Girolamo Giaquinto.
“E’ una vicenda che si intreccia con la battaglia che i tre comuni di Solofra, Montoro e Serino hanno avviato all’inizio di quest’anno – spiega Vignola – Una battaglia che riguarda l’attuazione del decreto 29. Il reparto di terapia intensiva è uno di quelli previsti per il Landolfi con l’annessione al decreto 29 e 103 del 28 dicembre. E’ un pezzo di questa vicenda che è diventato attuale con l’emergenza Covid-19. La mancanza dei posti letto di terapia intensiva è stato un dramma per tutti gli ospedali italiani. Abbiamo attesa la fine dell’emergenza per trasmettere il documento finale approvato da 30 comuni. Tra questi 28 del distretto di Atripalda, compreso noi tre, più i comuni di Forino e Contrada. Riparte la battaglia sul decreto 29″. “Lo scorso 10 marzo abbiamo chiesto l’apertura del reparto di terapia intensiva a Solofra – continua Vignola – Successivamente il direttore generale Renato Pizzuti ci ha risposto che aveva inviato all’unità di crisi regionale, ci sono gli atti, anche il piano straordinario compreso il Landolfi. Da quattro si è passato a cinque o sei di quelli previsti. Durante l’emergenza siamo stati incalzati per una raccolta fondi per accelerare l’inter della terapia intensiva. La nostra raccolta fondi aveva due causali: la prima per gli aiuti alle famiglie (raccolti 28.184,74 euro); la seconda per il potenziamento del Landolfi insieme alla terapia intensiva (raccolti 132.763,45 euro). Noi con i sindaci abbiamo portato avanti il discorso con l’azienda e la regione per il finanziamento per la terapia intensiva. Il 29 maggio abbiamo sollecitato per un finanziamento per la terapia intensiva a Solofra. La regione Campania con l’ultima delibera approvata ha previsto la terapia intensiva con un finanziamento di 529,480.00 euro. Noi attendiamo l’approvazione da parte del Ministero della Salute. Successivamente chiederemo l’incontro con Pizzuti. A noi sta a cuore, ribadiamo, che ci sia il personale dedicato e destinato per questo reparto”.
“Serve la riorganizzazione del distretto sanitario territoriale – spiega Pelosi – Il punto di partenza è stato il decreto 29, ma che nei fatti non ci sono state. Abbiamo iniziato un percorso con il consiglio comunale congiunta con i vari incontri tra regione e il direttore Pizzzuti. Prima di tutto abbiamo messo il bene comune dei cittadini. Il nostro obiettivo è preservare questa parte di territorio, il Landolfi deve diventare una risorsa. Ci faremo carico dell’apertura del Pronto Soccorso. E’ un vantaggio per i cittadini, ma soprattutto va ad alleggerire il Moscati di Avellino. Ci faremo sentire anche per il distretto di Montoro”.
“Abbiamo messo al centro della nostra attività politica amministrativa la qualità dei servizi – continua Giaquinto – Un territorio nella sua articolazione delle municipalità decidono di intraprendere l’azione organica convergente sulla visione dell’offerta sanitaria ai bisogni dei cittadini. Noi oggi salutiamo con grande gioia questo finanziamento. E’ lo stato che risponde alle proprie funzioni principali. Siamo fiduciosi verso il lavoro delle istituzioni”.