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Ludopatie: Iannaccone difende il regolamento, frecciatine agli astenuti

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Avellino –  Dopo avere incassato il colpo per la mancata approvazione del regolamento sulle sale da gioco e giochi leciti per la prevenzione e il contrasto alle ludopatie a causa del mancato appoggio da parte di consiglieri della maggioranza, l’assessore proponente Arturto Iannaccone ha rotto gli indugi e ha tenuto una conferenza stampa al sapore di arsenico presso la sede di Palazzo di Città.
 
«Non ritengo che ci sia una posizione politica dietro il comportamento di questi consiglieri comunali- ha spiegato Iannaccone facendo riferimento a Festa, Melillo, Medugno, Genovese, Salvatore Cucciniello, Miro, Poppa e Negrone che non hanno partecipato al voto –  C’è un discorso di merito che io non condivido. Io ritengo che il loro regolamento favorisca il gioco d’azzardo. Li invito a venire in Consiglio Comunale a fare una battaglia a viso aperto, è quello il luogo deputato per far emergere le proprie posizioni. Dovrebbero spiegare, però, per quale ragione non seguono la linea del Pd. Tra l’altro, non è assolutamente vero che il TAR ha bocciato i regolamenti delle città di Bergamo e Firenze. Il regolamento tornerà presto in Consiglio ma sarà il Presidente del Consiglio Livio Petitto a dover decidere la data».
 
Insomma per l’Assessore alle Attività Produttive  il documento non ha bisogno di alcuna modifica :«Il mio regolamento è pulito – dice Iannaccone mostrandolo alla stampa – prevede dei punti fondamentali e parte da un assunto: non c’è distinzione tra sale scommesse e sale slot e si sposa con la linea individuata dal “decreto Balduzzi”. La ludopatia è la sindrome da gioco con vincita di denaro. Più chiari di così non si può essere. E’ vero, le sale esistenti hanno tre anni per trasferirsi o mettersi in regola, ma è sicuro che una volta approvato non nasceranno nuove sale e saranno imposti degli orari precisi proteggendo le fasce giovani».
 
Quindi si fanno più precisi e diretti i  suoi riferimenti:”«Premetto che non sono all’altezza delle sue dotte citazioni da film (il riferimento è al consigliere Pd Giancluca Festa) – precisa ancora –  mi dispiace ma non citerò aforismi presi da film come “L’allenatore nel pallone”, ma del resto, chi legge “Topolino”, cita “Topolino”. Faccio ammenda anche sui miei maestri della prima Repubblica anche se ricordo che chi ha parlato è stato un discepolo disciplinato di Alfonso Pecoraro Scanio. Fatte le dovute premesse, è giusto mettere un po’ di ordine su un argomento così delicato come quello delle ludopatie .Questa è la risposta a chi dice che il mio regolamento è una presa per i fondelli o peggio ancora un copia e incolla. Il copia e incolla non l’ho fatto io visto che ho prodotto il testo con le uniche Commissioni competenti quella “Regolamento” e quella delle “Attività produttive” con cui ho avviato una riflessione lunga e partecipata. L’altro è un regolamento “appezzottato” che assorbe emendamenti fantasma che fanno finta di essere rigorosi. E’ vero che il fronte degli otto impone rigidità sulle sale slot ma non dice che prevede che tutte le sale scommesse possono rimanere al proprio posto».
 
 
 
 

 

 
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