Avellino – Una zona economica speciale in Valle Ufita significa investimenti agevolati, sgravi fiscali, incentivi alle imprese e tutto ciò che può favorire la crescita economica. Entro un mese il provvedimento sarà approvato. Lo ha annunciato ieri l’assessore regionale alle attività produttive Amedeo Lepore partecipando ad un incontro al Circolo della stampa di Avellino dove è stato presentato il volume di Giuseppe Soriero “Vent’anni di solitudine”, edito da Donzelli. A prendere parte al dibattito, insieme all’autore, il presidente del Centro Dorso Luigi Fiorentino, il direttore del Quotidiano del Sud Gianni Festa e Gerardo Bianco, presidente Associazione Nazionale per gli interessi del Mezzogiorno. Lepore ha cominciato con una analisi di quelli che sono i problemi del Mezzogiorno: «Un consulente tedesco al tempo dell’unificazione delle due Germanie aveva invitato a non commettere gli stessi errori che avevano caratterizzato le politiche di convergenza nel Mezzogiorno».
Il problema oggi è il federalismo incompiuto che determina modalità di disgregazione e spinte neo borboniche. «La Cassa per il Mezzogiorno nel tempo ha perso il ruolo di strumento delle politiche di convergenza per diventare uno strumento tecnico di gestione del quotidiano, di risorse distribuite a pioggia come sono oggi i fondi europei».
Qualcosa però sta cambiando: «Si va verso la riunificazione di tutti gli interventi per il Sud grazie anche all’agenzia di coesione territoriale ci sono finalmente accordi concreti con le regioni e si punta sulla spesa per le infrastrutture.
Lepore ha sottolineato l’efficacia di alcuni provvedimenti: nel Def ad esempio c’è la previsione della spesa pubblica in base alla popolazione, «misure per le aree dove è in atto una crisi industriale, per avviare con i lavoratori senza occupazione un percorso non assistenziale ma di collaborazione, di iniziative a sostegno dei giovani che hanno idee e creatività». A breve, manca solo il provvedimento attuativo, ci sarà la creazione di una Zes – zona economica speciale – «fortemente attrattiva per investimenti», che comprende l’area portuale di Napoli e Salerno, Battipaglia, l’ interporto nolano fino alle Valle Ufita che potrà beneficiare tra qualche anno della Alta Capacità-Velocità e della Stazione Hirpinia di Grottaminarda.
Insomma, qualche risultato il governo De Luca lo ha portato a casa: «Il Pil nel 2016 è cresciuto del 2,5%, record italiano, l’occupazione è aumentata, la produzione industriale pure – tra 4 e 5% – , il valore aggiunto industriale è cresciuto del 5,5%. E per quanto riguarda l’Irpinia, «la Denso sta creando un hub europeo per l’industria dell’auto». Lepore ha ricordato la semplificazione e sburocratizzazione voluta da De Luca, la legge sull’Industria 4.0. Ora però, ha concluso, «serve una ripresa strutturale».