Lauro (Av) – Evitare gli assembramenti. E’ questo ormai il leitmotiv delle amministrazioni comunali dopo le riaperture dello scorso 18 maggio. Il distanziamento sociale resta una delle regole da rispettare in questa fase. Purtroppo, alcune volte, il troppo storpia con la realtà. E’ quanto accaduto nel comune di Lauro in provincia di Avellino.
Lo scorso aprile il comune di Lauro fu dichiarato “zona rossa” per via di una decina di contagi da Covid-19 riscontrati in un solo nucleo familiare che ha un’attività commerciale a contatto con il pubblico. Dopo un lasso di tempo la situazione emergenza è rientrata, ma non per il primo cittadino Antonio Bossone. Quest’ultimo nei giorni scorsi ha fatto letteralmente smontare le panchine in paese.
Una decisione che ha alzato un vero polverone intorno al primo cittadino sui social. Tra questi Giacomo Corbisiero che attraverso il suo profilo Facebook scrive: “Lauro si presenta così. Senza panchine, segno di socialità e comunità, di incontro e di scambio. Una scelta scellerata, insensata e folle. Una scelta unica e sballata. La lotta al Covid non vuol dire segregare una intera comunità e privarla dei contatti umani. Continuare ad amministrare con la paura e la clava non ci porta ad essere un paese migliore. Lauro e i Lauretani non meritano uno schiaffo e un affronto del genere. La condanna vada al di là delle appartenenze e delle casacche. A noi serve l’equilibrio e la saggezza. Vergogna. Pagherete tutto”.