“Parto dall’età: ho 29 anni, e circa un anno e mezzo fa ho iniziato un’avventura con la mia startup “Hearth”, che molti avranno già sentito nominare per aver fatto il contratto l’anno scorso con il Comune di Avellino e soprattutto per aver fatto vincere alla nostra città il Premio Innovazione SMAU. Il mio progetto tratta di valorizzazione del territorio, e come si può intuire ho scelto di avere dei rapporti diretti con i Comuni e gli enti del territorio, i diretti responsabili insomma. Ho vissuto quindi nell’ultimo anno e mezzo e più all’interno di quelle amministrazioni virtuose che caratterizzano la nostra Regione e non solo: ho settimanalmente rapporti con il Ministero dei Beni Culturali, con i principali direttori dei Parchi Archeologici della Campania, con GAL e Pro Loco, o imprese come Ferrovie dello Stato e Alilauro, il tutto per avere un unico disegno di condivisione di contenuti, esperienze e valori. Questo è quello che intendo portare per la città di Avellino quindi: esperienze e competenze, costruite sul campo e non con castelli di carte come purtroppo molti si dilettano. Avellino ha bisogno di competenze trasversali che operino su progettualità costruite con criteri attuali, al passo con i tempi, che seguano quei passaggi fondamentali di ascolto e validazione delle proposte. Come già detto: si va avanti per supposizioni senza mai verificare quanto siano valide, le amministrazioni virtuose fanno l’esatto contrario, io voglio portare questo modello per Avellino”.
 
Ultimo aspetto, i sondaggi parlano di un ballottaggio all’orizzonte tra appunto Gianluca Festa e Luca Cipriano. E’ della stessa opinione?
“I sondaggi riportavano anche una vittoria certa lo scorso anno di Nello Pizza, nulla è deciso in campagna elettorale se non che uscirà un solo sindaco. A prescindere da chi ne risulterà vincitore, spero operi per il bene della città e che lo faccia con criterio. Per il resto all’elettorato chiedo di votare chi reputa “giusto” per Avellino, che non è chi fa proclami di grandi opere senza alcuno studio anteriore, ma chi sa ricoprire un ruolo di mediatore di forze e soprattutto di “ascolto”. Lato consiglieri invece consiglio di non votare di “pancia” perché il vostro amico si è candidato, è solo un voto sprecato che non porta a nulla. Avellino ha bisogno di persone che sappiano cosa stanno facendo, e supportare quelle giuste è il primo passo per costruire un’Avellino che possa rinascere”.