Pace fatta tra il Sindaco di Avellino Paolo Foti ed il presidente dell’Altro Calore Lello De Stefano? La calorosa stretta di mano,al termine della visita di oggi del primo cittadino presso la sede di Corso Europa, ci restituisce un clima di ritrovata sintonia tra i due. Ma in verità i due esponenti del Pd non hanno mail litigato. La loro amicizia, consolidatasi nel tempo, resiste a tutte le intemperie che ciclicamente investono i rispettivi enti, come quella ultima, in ordine di tempo, relativa al recupero dei crediti verso l’ente idrico di Corso Europa da parte del comune per una somma di 3 milioni e 700 mila euro.
Tra l’altro quella del sabato è una consuetudine per Foti e De Stefano. E’ il giorno in cui, essendo chiusi al pubblico gli uffici, possono dedicarsi con più tranquillità a confrontarsi e a discutere dei problemi.
E’ il responsabile della società idrica di Corso Europa ad accennare alla questione e De Stefano Precisa: “La situazione è abbastanza serena . Anche la prossima settimana gli uffici proseguiranno gli incontri che erano già in corso per la definizione della partite a debito e a credito di Alto calore e Comune di Avellino. Posso dire che questa chiacchierata con il sindaco e’ stata un ulteriore chiarimento legato alle procedure da seguire. Non c’è nessuno scontro. Voglio ricordare, intanto, che il sindaco Foti, insieme al sindaco Gambacorta e al rappresentante dei piccoli comuni, ha avuto il mandato dall’assemblea dei soci per trovare una soluzione alla partita debitoria dei propri soci azionisti. Una delle soluzioni è quella della compensazione e della trasformazione dei crediti in opere o in aumento di capitale. Per quella che è la situazione attuale noi attendiamo fiduciosi l’esito di queste istruttorie. Possiamo e vogliamo assicurare i cittadini che stiamo dando un servizio efficiente e stiamo programmando, per la prossima estate, tutte le opere più urgenti e necessarie sulla manutenzione ordinaria e straordinaria. Alto Calore sta uscendo, un poco alla volta, dalle difficoltà. Ci auguriamo che incontri come quelli di oggi possano rappresentare la massima intesa, come del resto è sempre stato, da parte di questa gestione con i comuni soci nell’interesse delle comunità Iprine e Sannite”- conclude il presidente di Alto Calore
Dunque la determina dirigenziale, con cui il comune di Avellino ha dato mandato all’avvocatura, non dovrebbe produrre alcun effetto immediato nè irrimediabile. Le considerazioni sul tavolo sono molteplici. Intanto non va dimenticato che il Comune di Avellino è il primo azionista di Alto Calore con quote pari al 10, 27%; c’è poi da ricordare che a sua volta la società idrica vanta a sua volta dal Comune un credito di 2 milioni e 200 mila euro.
“Certamente va capito chi è creditore e chi debitore. Sicuramente le poste indicate originariamente sono quelle esposte- ha precisato il Sindaco Paolo Foti – non da quattro anni ma da prima il Comune, vantando un credito per ristoro ambientale e addizionali, non ha pagato bollette varie di utenze perché ha pensato di ricorrere alla compensazione. Oggi però la vicenda si deve chiudere anche per la questione del consolidato va definita così come va definita la situazione di Asc ed altro ancora. Ora questa iniziativa, un poco estemporanea, poteva farci bloccare il percorso della riconciliazione. In ogni caso qualsiasi procedimento dell’avvocato può avere senso quando il credito è certo, liquido ed esigibile. E anche se fosse così, come Amministrazione che fai, ricorri al decreto ingiuntivo, e poi? Ricorri all’istanza di fallimento, bene e poi io Comune, se si fallisce, rischio di rimetterci la quota di oltre 3 milioni di euro e di non recuperare i soldi”.