Elezioni provinciali, Aurisicchio (SI): “Candidati fanno finta di contrapporsi”

Roma 21/02/2016, giornata conclusiva di ' Cosmopolitica ' convention dei movimenti e dei partiti della sinistra, organizzata da SI Sinistra Italiana. Nella foto
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Avellino –Per le elezioni provinciali del prossimo 31 ottobre sento parlare di centrosinistra riferito allo schieramento che sostiene la candidatura del sindaco di Solofra Michele Vignola. Due liste: una del Pd ( costruita col manuale Cencelli allo scopo di tenere dentro tutte le correnti e le sottocorrenti) e una di ispirazione centrista e demitiana. La sinistra non c’è! Nemmeno una spolveratina, così per far vedere. E allora perché continuare a parlare di centrosinistra?”

Questo l’incipit della nota inviata dall’onorevole Raffaele Aurisicchio di Sinistra Italiana. Di seguito il comunicato completo in riferimento alle prossime Elezioni provinciali ad Avellino.

“Si contrappongono due schieramenti centristi e moderati con una considerevole presenza della destra. Oggi fanno finta di contrapporsi, domani magari governeranno assieme come, d’altronde, hanno già fatto durante l’amministrazione Gambacorta. Tutti dentro e ciascuno con la propria delega a curare il proprio orticello. Nessuna differenziazione tra maggioranza e opposizione, proprio come avviene nei consigli di amministrazione.  Hanno tolto di mezzo gli elettori, ma le Province stanno ancora al loro posto con le attribuzioni che le sono proprie da sempre: strade, edilizia scolastica, rifiuti,territorio etc. E assieme agli elettori è scomparsa anche la politica. In atto non vi è alcun confronto politico e programmatico, tutto è ridotto alla conta delle  preferenze. Per due volte consecutive abbiamo tentato da sinistra di rompere questo schema consociativo proponendo un’alternativa. In entrambe le occasioni non siamo riusciti a centrare l’obiettivo di eleggere una rappresentanza autonoma del mondo progressista in seno al consiglio provinciale. Alla fine sulla impostazione politica e sui contenuti hanno prevalso le direttive dei capi bastone e le appartenenze. Stavolta abbiamo scelto di sottrarci al mercato e conseguentemente abbiamo rinunciato a presentare liste o candidati. Non vi sono le condizioni per un impegno democratico efficace e proficuo. Queste Province così come sono non servono a granché: o si ritorna agli elettori e alla politica o è meglio abolirle del tutto. Agli amministratori espressione della Sinistra e del mondo progressista rivolgo, pertanto,  l’invito a sottrarsi a questa inutile quanto assillante conta  priva di politica e priva di contenuti.”

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