Avellino – La giostra del futuro si è messa in moto in fretta. Complice l’eliminazione dai playoff di LegaPro dell’Avellino. Così, nelle difficoltà di rilanciare obiettivi accattivanti per l’immediato, ecco accendersi le primissime luci sul domani.
“Del doman non v’è certezza”. Il verso scritto da Lorenzo de’ Medici, detto il Magnifico, calza pennello per l’Avellino. Nessuno oggi è certo della riconferma in Irpinia. Angelo Antonio D’Agostino, insieme al figlio Giovanni, riflettono sul futuro.
Un futuro che mette in discussione Salvatore Di Somma e Ezio Capuano. Entrambi arrivati in Irpinia con la gestione Sidigas. Uno dei due, o entrambi, sono tra i candidati a partecipare all’eventuale rivoluzione societaria biancoverde.
Tra i profili che sembrano rispondere alle esigenze dei D’Agostino nel ruolo di direttore sportivo c’è sicuramente Stefano Trinchera, attualmente direttore sportivo del Cosenza. Scopritore di talenti, ma soprattutto fautore delle cavalcate di Lecce e appunto Cosenza. Tra i papali ecco i profili di Aladino Valoti e Raffaele Rubino.
La questione direttore sportivo si lega con una doppia mandata al tecnico. Non è certa la riconferma di Capuano in panchina. Diversi i profili accostati all’Avellino per la panchina. Da Piero Braglia per passare ad Antonio Calabro fino ai profili di Fabio Pecchia, Hernàn Crespo e l’eventuale ritorno in Irpinia di Massimo Rastelli. Insomma la società lavora con largo anticipo a iniziato a programmare per affrontare al meglio il prossimo campionato.