Avellino – E’ il giorno dell’inaugurazione del Polo Giovani di Avellino di Via Morelli e Silvati. Una struttura donata nuovamente alla città dopo il sisma del 1980 che distrusse il seminario adiacente alla Cattedrale di Avellino. Presente il Vescovo della Diocesi di Avellino Arturo Aiello che, ha avuto modo di leggere la benedizione di Papa Francesco: “Nel giorno dell’inaugurazione del Polo Giovani invio a tutti voi la benedizione. Siate bravi e pregate per me fraternamente. Francesco“. “Affidiamo a lei presidente De Luca – dice il Vescovo Aiello – Il sogno dei nostri giovani, deponga per un solo attimo il suo mitico lanciafiamme e faccia una carezza ai giovani di questa città. Attraverso di essi giunga una carezza che leghi il passato con il futuro”.
“Non è un caso che questa struttura venga inaugurata dopo un periodo difficile – ammette il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca – I mesi di paura ci hanno spinto a ritrovare i valori umani fondamentali. Senza di essi la vita non conta assolutamente nulla”. “Auspicavamo un cambiamento nei giovani dopo questo periodo o il ritrovamento del senso della misura. Ma, probabilmente, anche qui è venuto meno il ruolo della famiglia o del governo. Dobbiamo riflettere su un dato importante: c’è una rottura tra padri e figli non solo tra nonni. Non si parla più”.
“Il lanciafiamme è stata una metafora in un periodo in cui serviva la massima attenzione – prosegue De Luca – Ai ragazzi e ragazze mi sento di dire cose semplici: siate liberi, padroni di voi stessi. So che di sera circolano pasticche, pillole e droghe di ogni genere. Non servono per sentirvi grandi. In più non mettete in croce i vostri genitori – conclude – Non sarà un telefono di ultima generazione o le scarpe firmate a rappresentare la modernità. La vera modernità è l’insegnamento familiare. L’Irpinia è un culla di personaggi di pensiero e cultura. Serve la cultura del possibile, bisogna avere l’obiettivo di fare sempre di più”.