Gli ex parcheggiatori di Avellino di nuovo in Comune a protestare con striscioni simbolici, striscioni che ricordavano che, da un anno, sono senza lavoro. Chiedono di incontrare il sindaco e sono pronti a tutto, ad iniziative clamorose, pur di lavorare. Ci sono stati momenti di tensione perché, il primo cittadino Paolo Foti sembrava non avesse intenzione di riceverli.
Nei corridoi hanno avuto un acceso scambio di opinioni con l’assessore ai Servizi Sociali del Comune, Teresa Mele, che inizialmente si era detta fiduciosa con la presa in carico di almeno trenta di loro presso i servizi sociali.
Al momento però sul tappet pare non ci siano soluzioni. Lo stesso assessore ha ammesso candidamente di non intravedere vie d’uscita.
“Quello che dovevo fare l’ho fatto – precisa Teresa Mele –Come assessore ai Servizi Sociali, la presa in carico delle persona svantaggiate, così come richiesto dal consiglio comunale, è stata fatta. Abbiamo inviato tutta la documentazione ai vigili urbani. Non so perché la situazione si sia arenata”.
In effetti, sono più di dieci giorni che è tutto fermo. L’assessore Mele precisa, inoltre, sul perché il Comune non abbia detto fin dall’inizio agli ex lavoratori che non c’erano soluzioni.
“Nessuno ha mai promesso niente– dice ancora l’Assessore – Queste persone sono state semplicemente ascoltate da noi, come è giusto che fosse”.
Fatto sta è che adesso sono da un anno senza lavoro. La festa volevano farla ieri, al cospetto del Ministro. Ma glielo hanno impedito. Ed allora, ci hanno pensato oggi, con tanto di striscioni – fatti togliere in men che non si dica – e nuovo presidio del primo piano del Comune di Avellino. Sono i 39 ex lavoratori delle cooperative sociali che fino a 365 giorni fa gestivano le aree di parcheggio comunali. Da un anno sono sballottati da un ufficio all’altro: ufficio del sindaco, ufficio dell’assessore alle Politiche Sociali, e quello del comandante dei vigli urbani.