Dopo il bilancio, l’amministrazione comunale di Avellino precipita nel baratro e l’ente di Piazza del Popolo viene nuovamente definito “ente strutturalmente deficitario”. Dunque sono valsi a poco i proclami pure proferiti con soddisfazione dall’assessore Maria Elena Iaverone al termine della seduta di Consiglio Comunale servita all’approvazione del documento contabile di previsione con i voti di soli 17 consiglieri di maggioranza.
Neppure l’approvazione in giunta del rendiconto di gestione avvenuta successivamente è servita a restituire serenità a Palazzo di Città. Di fatto la bufera non si placa anzi i segnali di insofferenza provenienti anche e oprattutto dai consiglieri di maggioranza sembrano essere aumentati anche tra quei consiglieri ritenuti fedelissimi del Sindaco Paolo Foti.
Le difficoltà più grandi sembra averle il capogruppo Pd Geppimo Giacobbe che da tempo cerca di tenere unito il gruppo richiamando tutti i consiglieri della maggioranza al senso della responabilità e della collaborazione. Un compito che è diventato complicato anche alla luce di quanto ha prodotto la riunione che si è tenuta ieri a Palazzo di Città, servita a parlare dalla delicata questione relativa alla manutenzione del verde e all’emergenza rifiuti.
Sotto accusa l’asessore competente Augusto Penna contro cui sono state mosse critiche per la situazione di degrado in cui versa Avellino, una città che appare sporca e dimenticata. A puntare l’indice, questa volta, è stato anche il consigliere Ida Grella che da sempre ha sostenuto l’operato della Giunta. Segnali di una insofferenza preoccupante.
Tutto questo in vista del consuntivo che dovrà arrivare in aula e sul quale il numero di consiglieri di sposti a votare, stando così le cose, sembra destinato a ridursi. Sul deficit intanto è fortemente critico il capogruppo di opposizione Costantino Preziosi che ricorda di avere denunciato da anni questa situazione.
Sempre Preziosi precisa che già nel 2013 fu evidenziato che l’unica strada percorribile per l’Ente di Piazza del Popolo era quella del predissesto e che il Comune farebbe bene a intraprenderla visto lo sforamento dei parametri che hanno prodotto nuovamente una situazione deficitaria.