Caposele (Av) – Si celebra domani domenica 16 dicembre a Caposele (Av), presso il Santuario di San Gerardo Maiella, la 68esima Giornata Regionale del Ringraziamento di Coldiretti Campania, la tradizionale ricorrenza che dal 1951 viene festeggiata in tutta Italia insieme alla Conferenza Episcopale Italiana (Cei) per rendere grazie per il raccolto dei campi e per chiedere la benedizione sulla nuova annata. Sono previsti pullman da tutta la regione con la partecipazione di 1.500 agricoltori. Lungo la strada che porta alla Basilica antica, dove si trova la tomba del Santo, saranno posizionati circa 100 trattori e macchine agricole, insieme ai gazebo di Campagna Amica, con una rappresentanza delle eccellenze agroalimentari delle cinque province. Sono stati invitati i sindaci e i rappresentanti istituzionali. Nella piazzetta antistante la Basilica antica è previsto alle ore 10 il saluto di Rosetta D’Amelio, presidente del Consiglio Regionale della Campania, di Franco Alfieri, capo della segreteria del Presidente della Regione Campania, e di Maurizio Petracca, presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale. Chiude i saluti con un messaggio ai soci il vicepresidente nazionale di Coldiretti e presidente regionale Gennarino Masiello. Dopo la celebrazione eucaristica, prevista alle ore 11 nella grande Basilica del Redentore e presieduta da Padre Davide Perdonò, Superiore del Santuario di Materdomini, ci sarà la tradizionale benedizione delle macchine agricole.
Nel messaggio della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, i Vescovi italiani indicano la necessità di “un’agricoltura contro la diseguaglianza”. Sotto accusa anche i “processi di omologazione globale dei mercati agroalimentari che hanno mortificato quel contributo delle diversità culturali”.
“Una tradizione – spiega Coldiretti Campania – ce lega passato, presente e futuro. Il rapporto antico e moderno dell’Uomo con la terra, con i frutti che dona generosa se rispettata. Gli agricoltori sono i primi custodi della sua fertilità e della sua bellezza. Il valore sacro di questo legame è celebrato nella Giornata Annuale del Ringraziamento, che segna il passaggio tra le annate agrarie. Nonostante le ferite lasciate dal clima e dagli speculatori, ogni anno i contadini rendono grazie a Dio senza livore. La modernità e la tecnologia avanzano, ma lo spirito è sempre lo stesso. Per questo si usa ancora il quadro de “L’Angelus“, dipinto da Jean-François Millet tra il 1858 e il 1859, e conservato nel Museo d’Orsay di Parigi. L’opera raffigura una coppia di contadini che interrompono il duro lavoro dei campi al suono delle campane che annunciano appunto l’Angelus. Le campane erano un mezzo di comunicazione semplice, ma in grado di far sentire le comunità rurali parte di qualcosa più grande. Oggi le campane chiamano il mondo agricolo ad una nuova sfida, madre di tutte le battaglie della Coldiretti: l’obbligo dell’origine degli alimenti nelle etichette. A tale proposito durante la Giornata del Ringraziamento saranno allestiti quattro gazebo per la raccolta delle firme sulla petizione europea #EatOriginal #StopCiboAnonimo.
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