Avellino – L’ha definita una rivoluzione della normalità, tutte idee semplici e di facile realizzazione, «a basso costo e che guardano al quotidiano». Così Luca Cipriano ha introdotto le 50 idee che la sua associazione “Ossigeno” ha presentato alla città.
«Idee che si allontanano da un certo gigantismo che ha colpito la città in termini di opere pubbliche e lavori non completati. Si tratta di proposte fatte dai cittadini e dagli associati di Ossigeno e parlano di come migliorare la raccolta differenziata magari introducendo i cassonetti a scomparsa come avviene in molte città del nord, idee sul decoro urbano con lavaggio delle strade, l’adozione da parte delle scuole di monumenti e spazi verdi. Piccoli interventi di riqualificazione urbana come la pedonalizzazione di piazza Duomo e l’eliminazione della cancellata del Duomo per garantire una migliore fruibilità della struttura. Ma anche unire in un unico parco la villa comunale e lo spiazzale dell’Eliseo».
Insomma, una lunga serie di iniziative semplici «ma in grado di generare subito un cambiamento nella vita» ha spiegato Cipriano che non ha perso occasione per lanciare una stoccata al primo cittadino Foti e all’amministrazione comunale a cominciare dalla Dogana e dall’annuncio del sindaco di voler realizzare un ridotto del teatro Gesualdo. «Mi fa piacere registrare che, dopo qualche anno, il sindaco abbia fatto sua la mia proposta. Sulla Dogana, però, l’amministrazione farebbe bene a concentrarsi sulla sua acquisizione per poi fermarsi ed evitare di fare altri guai». Non solo l’ex Dogana è stata al centro delle valutazioni di Cipriano perché, negli ultimi giorni, il sindaco Foti ha annunciato soluzioni per tanti problemi cittadini, come il centro per l’autismo: «Trovo abbastanza elettoralistico dire che si andrà all’affidamento per un anno all’Aipa e poi si vedrà. Sono problematiche che meritano maggiore rispetto perché coinvolgono famiglie che hanno un problema grave e quotidiano e non si risolvono così con un annuncio».
Molto critico, però, è il giudizio complessivo sulla condizione in cui versa la città dopo 4 anni di amministrazione Foti: «Non funziona in niente a cominciare dalle cose basilari: città sporca senza servizi pubblici, parchi abbandonati. Dobbiamo ripartire dall’abc per migliorare la quotidianità degli avellinesi». Intanto le elezioni amministrative si avvicinano, ma Cipriano non scioglie le riserve su cosa farà e se queste 50 idee diventeranno un programma elettorale. «”Ossigeno” non diventerà una lista civica e non sarà chiamata in un progetto politico, però è altrettanto vero che ci sono decine di persone che hanno voglia di scendere in campo e fare politica in prima persona perché indignati rispetto allo stato in cui la città è ridotta. E’ chiaro che puntiamo a ribaltare il gioco partendo dalle idee e dai contenuti, poi valutiamo se esisterà una piattaforma politica nella quale queste idee potranno essere realizzate».
Se il futuro dell’associazione ancora non è definito, lo è meno quello di Cipriano che annuncia di non sapere se rinnoverà o meno la tessera del Pd: «L’attuale partito non mi piace, a cominciare dalla gestione del direttorio. Si parla di un congresso che di fatto sembra essere solo di tessere e voti da spostare. Ad oggi il Pd non ha appeal. Auspico però una rigenerazione del partito e che i 5-6 storici esponenti mai sazi di cariche e pensioni, si facciano finalmente da parte».
Marco Imbimbo