Ariano Irpino – La vicenda della mancanza di loculi al cimitero di Ariano rimane una delle criticità per la comunità del tricolle ed una delle mancanze più evidenti dell’Amministrazione Gambacorta. A scendere in campo, questa volta, è Ariano in Movimento che attraverso una nota stampa lancia strali contro il sindaco ed il suo Esecutivo.
Per i riferimenti del movimento il bando della manifestazione di interesse all’acquisto di loculi cimiteriali, pubblicato ieri, altro non è che una trovata in vista della campagna elettorale a spese dei cittadini. Pertanto viene rivolto un convinto invito a tutte le forze di opposizione che hanno espresso perplessità sull’operazione cimitero a dare seguito agli impegni assunti in pubblico. Il movimento sollecita la possibilità di costruire un momento di confronto condiviso con la comunità per spiegare e chiarire l’intera vicenda. L’intenzione è quella di elaborare una proposta unica che consenta una immediata ripresa dei lavori mediante l’eliminazione della clausola contrattuale che per il movimento è nulla ed illegittima.
Accuse al sindaco Gambacorta che non ha fatto niente e, invece, ha adottato una strategia che potrebbe creare un ingente danno economico al comune e alla collettività. Una strategia che appare essere favorevole solo alla ditta costruttrice e ai profitti privati – secondo Ariano in Movimento.
Si perché quello tecnico è un aspetto gravissimo della questione che il movimento denuncia e che riguarda anche lo scopo deliberato del bando che è quello di quantificare le effettive esigenze di sepoltura al fine di evitare esposizioni finanziarie dell’Ente dovute all’eventuale rimborso da corrispondere all’impresa concessionaria.
“Una vera e propria presa in giro – precisa Ariano in Movimento – Il Comune conosce le esigenze di sepoltura della città. Secondo una dettagliata relazione dell’Ufficio tecnico il fabbisogno calcolato è di 120 loculi all’anno. E allo stesso tempo l’ente sa che non c’è alcun obbligo di rimborso nei confronti dell’impresa concessionaria”.
Ariano in Movimento ricorda di avere inviato una approfondita nota al sindaco Gambacorta, al dirigente dell’Ufficio tecnico e ai consiglieri comunali per dimostrare che quello dell’esposizione del comune per l’acquisto dei manufatti cimiteriali invenduti è un falso problema.
Pertanto anche la clausola contrattuale dell’obbligo di acquistare l’invenduto è palesemente nulla perché in evidente contrasto con le inderogabili norme sui contratti pubblici e con le norme che stabiliscono il principio della necessità della spesa.
Sempre secondo il movimento, il comune potrebbe avviare i lavori da subito senza illudere i cittadini e senza alcun rischio per le casse comunali ma occorrerebbe dichiarare la nullità della clausola contrattuale abusiva che sancisce l’obbligo di acquisto dell’invenduto, approvare il nuovo piano finanziario in base ai parametri fissati dall’ANAC e obbligare l’impresa concessionaria ad avviare già dalla prossima settimana e a sue spese l’intervento.
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