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Carabinieri: il nuovo comandante Cagnazzo ha incontrato la stampa

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Avellino – Ad Avellino già da lunedì il nuovo Comandante dei Carabinieri, il colonnello Massimo Cagnazzo ha salutato  la stampa presso la sede dell’Arma di Via Roma. Originario di Napoli, 47 anni, figlio dell’Arma, come si definisce avendo avuto il padre nei carabinieri ed anche il nonno ed essendo nato in una caserma, il Colonnello Cagnazzo ha intrapreso la carriera militare nel 1985. Ha frequentato la Scuola Militare “Nunziatella” di Napoli e i corsi dell’Accademia Militare di Modena e della Scuola di Applicazione Carabinieri a Roma. È Laureato in Giurisprudenza, Scienze Politiche e Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna.

Ha iniziato la sua carriera professionale nel 1993 come comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile di Taurianova (RC), maturando successivamente vaste e significative esperienze di Comando soprattutto in Calabria ed in Campania. Da Ufficiale Superiore ha Comandato il 10° Battaglione Carabinieri Campania al Comando Provinciale di Ravenna che ha retto fino a prima di approdare in Irpinia. Un percorso che gli ha permesso di scontrarsi con diverse realtà, da quelle legate ai clan camorristici e alle guerre di ‘ndrangheta a quelle della criminalità comune.

Nel corso dell’incontro con gli organi di informazione il Comandante Cagnazzo ha raccontato di avere avuto già modo di confrontarsi con i comandanti delle Compagnie presenti sul territorio provinciale e di avere visitato tutte le stazioni in servizio in Irpinia. Inoltre ha raccontato di avere perlustrato le zone del montorese e del Vallo Lauro, ritenute lo zoccolo duro in termini di criminalità e azioni delittuose, per avere un quadro chiaro di quella che è la situazione del contesto provinciale.

Credo in quello che faccio – ha detto il Comandante, che nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi elogi e  onorificenze – è mia intenzione dare maggiore impulso all’azione avviata anche da chi mi ha preceduto. Chiaramente il nostro obiettivo è quello di dare sicurezza e attenzione al cittadino. E il nostro agire deve essere un impegno morale prima che un obbligo che la legge ci dà”.

In due giorni il nuovo Comandante ha portato i saluti al Prefetto di Avellino da cui ha avuto già gli indirizzi, al Questore, al Comandante della Guardia di Finanza.

E’ fondamentale che ci sia una azione all’unisono – ha spiegato ancora-prediligo questo termine  perchè parlare di sinergia per me evidenzia  una distanza tra chi lavora per dare garanzie di legalità e di sicurezza alla popolazione. Per dare certezze dobbiamo dare risultati, dati di fatto, vicinanza ed anche umiltà. Siamo da sempre al fianco dei cittadini ma chiediamo anche la loro collaborazione. Chiunque chieda di voler parlare con me lo può fare senza appuntamenti. Io non sono un deputato, non faccio promesse, non faccio annunci”

  Nessuna priorità perché tutti i reati vanno perseguiti,sia un furto in un appartamento che una estorsione hanno la stessa importanza. Da questa considerazione partiranno le prossime azioni nel prosieguo di una attività che è già pregnante per il Comando provinciale dei Carabinieri.  Gli interventi, che saranno potenziati, vanno dal fenomeno delle truffe agli anziani, allo spaccio delle sostanze stupefacenti, a episodi delinquenziali di macro e micro criminalità.

Per me i valori sono un punto di partenza e il cardine dell’agire di un carabiniere. Tra le mie intenzioni c’è quella di trasferire ai miei carabinieri questi valori – ha concluso il Comandante Cagnazzo- io sono al fianco di tutti gli uomini delle Forze dell’Ordine che hanno perso la vita in servizio, dei servitori dello stato, di chi opera ogni giorno per il bene della collettività. Il mio ricordo, in questo momento, va anche ai due poliziotti di Ravenna che hanno perso la vita in un intervento. L’Irpinia è una terra prospera, che ha grandi potenzialità e che va salvaguardata.  Per questo intendo rinnovare il mio impegno a tutela di questo territorio ma l’Arma da sola non può farcela. Creare un fronte di confronto e di collaborazione a tutti i livelli, partendo dalle comunità è il solo percorso che potrà restituirci risposte. E per noi la gratificazione della popolazione rimane un risultato fondamentale”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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