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Emergenza edilizia scolastica, in Campania i comuni investono poco

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Avellino -L’allarme edilizia scolastica  ritorna ciclicamente in Irpinia e riguarda  lo stato delle scuole della provincia di Avellino con l’approssimarsi dell’inizio del nuovo anno scolatisco. A lanciarlo è il report di Legambiente che  puntualmente riferisce le cifre e restituisce la fotografia di quello che dirigenti, docenti e alunni dovranno affrontare.

Dai dati riferiti nell’indagine di Legambiente, effettuata su tutta la Regione Campania, risulta che ben il 65% delle scuole, pari cioè a circa 533 edifici scolastici monitorati, è a rischio. E dire che a frequentarli tra Napoli, Salerno e Avellino, sono 121mila studenti.  Si tratta di scuole realizzate  prima dell’attuazione  della normativa antisismica del 1974 e di quella sui collaudi statici del 1971.

Il 59, 3 % di queste strutture ha bisogno  di interventi di manutenzione  urgenti e appena lo 0,2% ha effettuato le indagini diagnostiche dei solai.

Solo 6 scuole su 10 sono in possesso dei certificati di prevenzione in materia di incendi e  il 19,8% è stato costruito con criteri antisismici in un territorio dove  il 90,5% degli istituti insiste su aree a rischio terremoto.Risulta inoltre che appena sul 28,3 % e’ stata eseguita la verifica di vulnerabilità antisismica.

In generale tutte le scuole monitorate necessitano di interventi di manutenzione straordinaria ed ordinaria. Una condizione dipesa  dal fatto che i Comuni hanno investito poco in progetti di messa in sicurezza degli edifici.

Si è detto ottimista  il presidente di Legambiente Campania  Michele Buonomo che auspica la riqualificazione  del patrimonio dell’edilizia scolastica per dare luoghi sicuri a tanti alunni. Inoltre ribadisce la validità dell’anagfrae  dell’ edilizia scolastica affinchè  entro il 2020 si possa avere  una informativa  del fabbricato per ogni scuola. Una volta in possesso della documentazione e delle informazioni si potranno  indivuduare i problemi e le priorità per organizzare gli interventi speditamente. Intanto in occasione della manifestazione Puliamo il mondo, in programma per il 22, il 23 e il 24 settembre  e che vede il coinvolgimento del volontariato ambientale, saranno tantissime le scuole che parteciperanno  nelle iniziative di riqualificazione, rignerazione e pulizia  degli spazi scolastici. Un momento per ribadire una situazione di emergenza che non ammette più rinvii.

 

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