Avellino – “I sogni si avverano, se si ha il coraggio di crederci”. Comunque vada l’Avellino ha compiuto una vera impresa. La nona sinfonia coincide con la conquista del primo posto in classifica in condominio con il Lanusei. La rincorsa che fino a qualche settimana fa appariva essere impossibile oggi è realtà. La formazione di Giovanni Bucaro con il successo interno con la Torres, ma soprattutto il pareggio del Lanusei con il Budoni agguanta il primato a quota ottanta punti.
“Dopo la sconfitta di Cassino abbiamo tirato fuori gli attributi”. Così Alessio Tribuzzi nel post gara della sfida di ieri pomeriggio. La rimonta è ripartita da lì. Dopo il commento amaro con alcuni tifosi di Gianandrea De Cesare. L’Avellino non ha mollato anzi ha inanellato dodici vittorie (nove in rapida successione). L’ultima curva però si presenta dura. Durissima. La truppa irpina affronterà il prossimo 5 maggio il Latina. Quest’ultima venderà cara la pelle dopo un campionato anonimo.
“Abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Ora festeggiamo, ma proiettiamoci già alla prossima gara”. Queste le parole del capitano Santiago Morero dopo il lungo abbraccio a centrocampo ieri pomeriggio. L’argentino si è caricato sulle spalle una squadra nonostante la categoria. Un capitano che non ha mai mollato. In barba ad altri che sbandieravano l’amore o baciavano la maglia, ma che oggi sono altrove.
Il 5 maggio sarà decisiva. Una data che in molti ricordano bene per il ritorno in Serie B dell’Avellino di Massimo Rastelli. La storica promozione tra i cadetti nel post fallimento del 2009. Ora è tempo di crederci. Crederci per tornare tra i grandi. Credere che la storia può essere riscritta nuovamente dopo essere passato tra le forche della Serie D.
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