Avellino – La vicenda del Piano di Zona ambito A04 continua a trascinarsi da tempo. Dopo aver trovato l’intesa sulla convenzione per il suo funzionamento, ora lo stallo tra il Comune di Avellino e i sindaci dell’ambito riguarda la nomina del nuovo presidente. Da piazza del Popolo continuano a proporre il primo cittadino Paolo Foti quale presidente, in quanto sindaco del comune capoluogo, idea che non convince gli altri comuni.
Uno stallo, questo, che non fa partire i servizi a carico del PdZ, tra cui quello di assistenza e trasporto rivolto ai ragazzi disabili delle scuole superiori. «Proprio per questa piccola impasse – spiega l’assessore alle politiche sociali del comune di Avellino, Teresa Mele – abbiamo chiesto alla Regione se il coordinatore possa firmare almeno gli atti di ordinaria amministrazione, in modo da sbloccare la situazione».
In attesa di convocare nuovamente il coordinamento per l’elezione degli organismi, dunque, si starebbe cercando una via secondaria per portare avanti quelli che sono i compiti del PdZ, anche se, tra i sindaci, c’è molto malcontento per ciò che sta avvenendo nell’ambito A04 al punto che qualcuno starebbe pensando addirittura di chiederne lo scioglimento dati i ritardi del Comune di Avellino.
L’ente di Piazza del Popolo, dal canto suo, non ha ancora rinunciato all’idea di Foti presidente dell’ambito. Su questo la Mele preferisce tagliare corto: «Mi auguro di trovare una quadra sulla nomina del presidente». Una dichiarazione, questa, che non riesce a nascondere tutta la preoccupazione che c’è sul PdZ e su quella volontà di proporre Foti come presidente che, stesso all’interno dell’amministrazione comunale, sta cominciando a far sorgere più di una perplessità sulla bontà dell’operazione, costringendo l’intero Piano di Zona a una fase di stallo.
Al momento, però, l’amministrazione Foti non vorrebbe indietreggiare da questa posizione, a maggior ragione dopo la convenzione approvata in Consiglio Comunale, un mese fa e che ha fatto gridare l’opposizione allo scandalo. L’accusa mossa in quella sede, infatti, è che il Comune di Avellino avrebbe abdicato al suo ruolo di capofila. Un eventuale passo indietro sulla presidenza rischierebbe di essere letto come una sconfitta totale sul Piano di Zona.
Marco Imbimbo