Una battaglia portata avanti con impegno e determinazione, vinta con l’unanimità del consiglio comunale e che ha ottenuto un risultato importante: Avellino avrà il canile intercomunale. A farsi promotrice della mozione per la tutela degli animali di affezione e prevenzione al randagismo il consigliere Francesca Di Iorio– gruppo Si Può che si è detta soddisfatta del riscontro ottenuto ma che riferisce anomalie, carenze igienico sanitarie e sprechi di soldi per il Comune per il servizio dei gestione dei cani randagi che non possono più essere ignorate.
“In più occasioni abbiamo registrato la totale assenza di interesse da parte dell’amministrazione comunale verso questa problematica, mentre in diverse città italiane ed europee da tempo si pongono il problema del benessere animale – interviene la consigliera Di Iorio- Con il risultato ottenuto abbiamo vinto per la città una battaglia di grande civiltà. Io e il mio gruppo abbiamo sempre ritenuto che occuparsi di prevenzione contro gli abbandoni e il randagismo, parlare di buone pratiche nella gestione dei canili e nella politica di adozione, promuovere il concetto di educazione al rispetto e a stili di vita più etici, siano questioni da diffondere senza esitazioni e che riguardano una visione di società più giusta”.
La mozione di fatto ha impegnato il sindaco e la giunta a realizzare il canile intercomunale attraverso un Protocollo d ‘intesa tra i sindaci afferenti l’Area Vasta e a dotare di microchip la polizia municipale. Nelle prossime settimane l’Ente di Piazza del Popolo dovrebbe avviare le verifiche per individuare una superficie di proprietà comunale sulla quale realizzare le strutture necessarie per accogliere i cani e garantire loro i servizi primari che vanno dalla somministrazione dei pasti, alle cure sanitarie, alla riabilitazione ad una vita normale. Tutto è finalizzato a creare le condizioni ottimali per le adozioni certe e la giusta accoglienza. Il gruppo Si Può ha ribadito il proprio impegno tenendo alta l’attenzione per evitare lungaggini di tempo o che la questione venga dimenticata dall’Amministrazione di Pizza del Popolo. L’altro particolare denunciato è il divieto per le associazioni ad entrare in visita nel canile convenzionato con il Comune.
“Un atto intollerabile- sostiene la consigliera Francesca Di Iorio- nel quale si ravvede la violazione della legge in materia e che evidenzia che questa che si sta portando avanti non è una buona pratica. Oggi i nostri cani vengono rifugiati in un canile che è stato attenzionato più volte e che i Nas hanno provveduto a chiudere per carenze igienico- sanitarie nel periodo di settembre 2016. Abbiamo più volte sollecitato gli uffici e l’assessore competente affinché fossero fatte delle ispezioni. Ci sono troppe stranezze come le spese di mantenimento e i costi sanitari di una certa importanza che vanno regolati con una logica di proporzionalità e con misura. Voglio ribadire che il randagismo ha costi economici non banali. Così come ha costi il servizio dei rifugi, una volta chiamati canili, che come ogni cosa possono essere gestiti bene e costare poco perché fanno molte adozioni o essere sacche di rendita e gravare in modo consistente sui bilanci degli enti locali. Ad oggi abbiamo accertato che il comune ha speso 31 mila euro per 108 giorni nell’ambito della convenzione stipulata. Altra cosa più grave è che risulta che i pagamenti intercorsi siano stati effettuati su certificazioni di esistenza in vita dei cani firmate dal veterinario della struttura e non dall’Asl competente come dovrebbe essere. La nostra mozione nasce proprio dalla necessità di interrompere questa cattiva gestione dei cani randagi, assumendo compiti e responsabilità che la legge ci attribuisce. E bene ricordare anche che sempre secondo la legge 281 del 1991 è il sindaco ad avere il compito e la responsabilità civile e penale dei cani che vivono in strada e che vengono catturati sul territorio cittadino.”