Atripalda: convegno su Felice da Corsano, il monaco riformatore di Montecalvo

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Atripalda – La figura  di Felice da Corsano, il frate agostiniano di Montecalvo Irpino, sarà al centro del convegno in programma per domani, domenica 10 settembre, ad Atripalda presso la chiesa di S. Nicola  da Tolentino . L’evento è stato organizzato a cura dei comuni di Atripalda e Montecalvo ed in particolare dalla parrocchia di  S. Pompilio  di Montecalvo, dalla parrocchia del Carmine di Atripalda e dalla Confraternita di. S. Monica sempre di Atripalda.

L’incontro, che si terrà nella Chiesa di S. Tolentino con inizio alle ore 19.00, servirà a tracciare un quadro dell’opera portata avanti dal frate  che è vissuto negli stessi anni di Martin Lutero proprio nel periodo in cui, nel 500,ebbe inizio la Riforma protestante.

Il monaco irpino , agli inzi del 1500, con la sua azione riformatrice ha contribuito alla fondazione di vari monasteri tra cui quello di Atripalad che è oggi la chiesa di San Nicola da Tolentino e dove ha sede la  Confraternita di Santa Monica.

Felice da Corsano è oggi considerato un riformatore delle regole del suo ordine, portate avanti in particolare a Deliceto, casa madre della sua Riforma, dove – si racconta – viveva in una grotta  e sembra si nutrisse  di una pagnotta di pane che un corvo ogni giorno gli portava  nel suo misero ricovero. A raccontarlo sarebbe stato   Sant’ Alfonso dè Liguori, appassionato devoto dell’agostiniano montevalvese.

I luoghi dove maggiormanete  si è concetrata la sua opera sono risultati essere anche quelli di Ariano irpino, Ascoli Satriano , Panni , Troia, Corsano, Gildone, Montecalvo Irpino, Atripalda, Montefalcione, Castelluccio Valmaggiore , Baselice, San Bartolomeo in Galdo, Campobasso , Sant’Agata di Puglia e Orsara di Puglia.

Inoltre secondo gli studi dello storico di  Montecalvo Giovanni Bosco Cavalletti viene indicato che nel 1520 il frate fondasse il Convento ad Atripalda  e che proprio nella cittadina sul Sabato si sia spento   il 20 settembre 1526. Altro elemento importante riferito sempre dall’autore ed utile al riapertura della pratica di canonizzazione, è che le sue ossa fino a pochi anni fa riposassero in Irpina, nella dismessa chiesa dei Liguorini di Avellino. Un luogo nel quale, inspiegabilmente, nessuno studioso è potuto mai entrare per visitare la tomba. Attualmente i resti di Felice da Corsano sono stati portati a Deliceto.

Proprio per chiarire i tanti aspetti ancora poco chiari legati alla vita del monaco di Montecalvo è stato promosso l’incontro di domani al quale è prevista la partecipazione del sindaco del Comune Giuseppe Spagnuolo, di Don Ranieri Picone della Chiesa del Carmine, di Don Teodoro Rapuano delegato Arcivescovile di Benevento per la causa di beatificazione,di Padre Josef Scibberas OSA, Posturale generale Ordine Agostiniano. Intervengono Padre Vittorio  Grossi OSA che relazionerà su “Due agostiniani della Riforma a confronto”, e lo storico Giovanni Bosco Maria Cavalletti che relazionerà su: “Felice da Corsano. Un raggio agostiniano tra i santi riformatori del XVI secolo e fondatore del convento di Atripalda”.

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