Rinviato a giudizio per abuso d’ufficio e tentata concussione, il comandante dei vigili urbani di Avellino Michele Arvonio potrebbe essere trasferito d’ufficio. La sua posizione sarà valutata molto probabilmente già la prossima settimana. Sarà al vaglio, nello specifico, della Commissione disciplinare del Comune capoluogo. Si tratta di una procedura prevista per legge, come ha ricordato l’assessore al Personale Anna Carbone. Procedura che deve essere messa in atto quando un dipendente di un ente pubblico finisce sotto processo.
Tutto questo si è saputo nella tarda mattinata di oggi, proprio quando diversi assessori ed il vicensindaco Maria Elena Iaverone continuavano a dire il contrario e ad esprimere la massima fiducia al comandante Arvonio. Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco Paolo Foti che, come si ricorderà, la mattina stessa della notizia del rinvio a giudizio del comandante dei vigili urbani, tenne a sottolineare la sua totale fiducia nei suoi confronti, “sminuendo” il lavoro della Magistratura, come invece tennero ad evidenziare i consiglieri comunali di opposizione Giancarlo Giordano e Dino Preziosi.
Arvonio, dunque, potrebbe essere trasferito in un altro ufficio, anche se la Commissione ha la facoltà di sospendere il giudizio in attesa dell’esito del processo. L’opposizione consiliare, nel frattempo, nei prossimi giorni chiederà un incontro sulla questione al primo cittadino. La vicenda risale al 2015 quando Arvonio era comandante a Tufino e a seguito della denuncia di un suo concittadino. Secondo l’accusa Arvonio avrebbe fatto leva sul proprio ruolo per raccogliere voti a favore di un candidato amico. Il comandante ha sempre manifestato assoluta fiducia nella magistratura convinto che tutto si chiarirà al più presto. Il processo si terrà presso il Tribunale di Nola il prossimo 25 gennaio.