Benevento – Una festa popolare nata nel 1996 per iniziativa di un gruppo di amici che col tempo ha acquisito i tratti di un vero e proprio festival dedicato alla world music. Parliamo dell’Ariano Folkfestival, un progetto etno-culturale che in oltre venti anni è riuscito ad ospitare i maggiori esponenti della world, folk e gipsy music di tutto il mondo diventando, tra gli eventi dedicati a questi generi musicali, un punto di riferimento nei paesi dell’Europa e del Mediterraneo. Nel tempo il Folkfestival si è arricchito di moltissime iniziative collaterali, trasformando Ariano Irpino in un luogo di incontro fra diversi popoli e culture, esaltandone la sua tradizionale ospitalità.
Il programma definitivo della 24esima edizione del Folkfestival (14 – 18 agosto) è stato presentato, durante la serata di ieri, al Morgana Music Club di Benevento, nell’ambito di una delle classiche tappe dell’AFF Club Tour, il viaggio in giro per l’Italia dello staff per far conoscere la filosofia del festival.
Una serata caratterizzata dal live di Strada Ketelos, un collettivo di artisti provenienti da diverse parti d’Italia che nella propria musica fondono diversi generi come lo swing, il jazz e la musica manouche.
Ieri sera abbiamo incontrato uno degli organizzatori dell’Ariano Folk festival, Francesco Fodarella, che ci ha raccontato tutte le novità di quest’anno:
“Era doveroso da parte nostra essere presenti qui a Benevento perché siamo appenninici come voi, abbiamo gli stessi usi e costumi e ci sembrava giusto presentarlo qui perché è la prima città vera e propria più vicina a noi e inoltre abbiamo già una forte utenza dal territorio della provincia di Benevento. Vogliamo cercare di rafforzarla per renderla ancora più importante e far sì che lo scambio avvenga in una maniera molto più naturale, visto che non ci divide quasi niente. Come ogni anno – spiega Francesco – abbiamo un tema non specifico che ci permette di svariare su tutto lo scenario della world music. Un programma molto variegato, improntato sul Carnevale e dislocato su tre palchi”.
“L’ultima giornata, infatti, dalle 13 alle 21 ci sarà un susseguirsi di gruppi, dj italiani e stranieri tra i quali Coqò Djette, Panama Cardoon e Dox Martin. E ancora la band storica francese Marcele et Son Orchestre, circense e ballereccia; una band di Barcellona che si sta facendo strada nella pachanga europea come i Muyayo Rif. Sono una band che propone un suono molto ballabile e abbiamo invitato il pubblico a travestirsi, truccarsi in qualsiasi modo proprio per creare un’atmosfera carnevalesca e festosa. Nello stesso tempo nei giorni precedenti ci sono un bel po’ di proposte da ogni angolo del mondo iniziando dal 14 agosto con Sofiane Saidi e Mazalda dall’Algeria, Alma Dilli e San Salvador dalla Francia. Il 15 agosto si esibirà un gruppo turco, i Gae Su Akiol, molto interessante e in odore di Grammy per la categoria world music. Poi chiuderemo con Natty Bo con i Top Cats direttamente da Londra con sonorità ska, reggae, dancehall. Il 16 invece apriremo con Mercedes Peon, un’icona della musica celtica pluripremiata in tutto il mondo. E ancora Vivi Pozzebon dall’Argentina e un gruppo di Granada, gli Eskorzo, che ci faranno tuffare nell’afro beat e nella cumbia. Il 17 agosto una serata tutta improntata su reggae, dub e dance hall con gli artisti Skarra Mucci, l’Euntourloop e per chiudere un dj molto particolare come Manu Digital.”
“Quest’anno – aggiunge Francesco – su un altro palco avremo anche lo scenario pomeridiano dove suoneranno Uxia, progetto di musica celtica gallega; i The Bong Hop, un collettivo francese che propone musica tropicale, per chiudere con i suoni accattivanti della capoverdiana Meuza. Di notte avremo, oltre alla Sonar Zon di musica elettronica che sarà dislocata in periferia, una performance in una grotta dove suoneranno i Rumbaristas. Dunque, rumba e pachanga dalle 3 del mattino fino alle 6”.
Anche quest’anno è confermata la possibilità di campeggiare: “Certo. L’area del campeggio è confermata e avrà i suoi sound system e i live. Inoltre c’è il Cinezone, la zona degli aperitivi diurni e serali, il Folk in Tour (un viaggio enogastronomico turistico nel territorio locale) e poi la Book Zone e un’area piuttosto intellettuale dove sarà possibile effettuare un percorso dalla musica classica alla world music”.
Da tre anni l’Ariano Folk Festival propone anche un evento invernale: “Si è un’esperienza in netta crescita. Ogni sera c’erano più di 3000 persone con gruppi anche dall’estero. Un’idea che vogliamo portare avanti perché il nostro territorio va curato non solo durante i mesi estivi ma anche in inverno. Da noi è molto lungo e dunque va destagionalizzato anche contesto dell’Ariano Folk Festival.”
E allora appuntamento per tutti i fan dell’Ariano Folk Festival, per una ricchissima 24esima edizione, dal 14 al 18 agosto.