Ariano Irpino (Avellino) – Incontro tecnico, questa mattina, presso gli Uffici dell’Unità Operativa Dirigenziale “Autorizzazioni Ambientali e Rifiuti” della Regione Campania – STAP – della sede di Avellino, per definire l’iter procedurale conclusivo per la gestione post mortem della discarica di Difesa Grande situata nel territorio del tricolle.
Alla riunione hanno partecipato il Sindaco Domenico Gambacorta, l’Assessore Raffele Li Pizzi e il dirigente Comunale Fernando Capone e tutti gli Enti coinvolti, vale a dire funzionari della Regione Campania, della Provincia di Avellino, dell’Asl, dell’Arpac, del Consorzio Asi e della società Asidev che gestisce l’impiato. Ognuno per la propria parte era chiamato a fornire sia i pareri tecnici che quelli in merito ai controlli della discarica.
Come è noto il sito di Difesa Grande non è più utilizzato per lo sversamento di rifiuti già dal 2007. La discarica è stata successivamente oggetto di una approfondita indagine ambientale per verificare le condizioni dell’area e le possibili ricadute sulla popolazione. Dall’analisi di rischio sito specifica è risultato che la zona non è contaminata. L’analisi aveva come obiettivi un’attività di monitoraggio, di conferma delle analisi poste a base dell’analisi di rischio, i cui dati, ritenuti pienamente soddisfacenti, sono stati anticipati al tavolo tecnico.
Alla luce di queste condizioni, ritenute positive, sono state concordate tutte le successive fasi operative atte a realizzare la definitiva copertura dell’impianto attraverso una procedura denominata capping. E’ stato già individuato un percorso che permetterà in tempi brevi la realizzazione delle opere di chiusura definitiva della discarica.
Quella della discarica di Difesa Grande rappresenta una delle pagine più difficili che il territorio irpino ha dovuto scrivere suo malgrado. L’impianto e’ stato realizzato nel 1994 quando in tutta la regione Campania si viveva in pieno l’emergenza rifiuti. La discarica era stata pensata per un tempo limite di due anni e invece con gli anni si era trasformata in una vera bomba ecologica. Ecco perchè oggi per la popolazione arianese e quella di Monteleone di Puglia la chiusura di Difesa Grande rappresenta un atto importantissimo.