Alto Calore, monta la protesta di Valle. Senza acqua ma da mezzanotte

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Avellino – Sono pronti ad azioni clamorose nei confronti dell’Alto Calore Servizi gli abitanti di Valle, zona periferica della città di Avellino. La protesta è stata avviata da un gruppo di residenti per la quotidiana sospensione di acqua nelle ore serali a partire dalle  21.00 e fino alle 6.00 del giorno successivo.

Mentre in precedenza l’Alto Calore si premurava almeno di informare la popolazione sull’interruzione dell’erogazione idrica, da sette giorni per Valle non avere l’acqua dai rubinetti è diventata una consuetudine. E per lo più l’interruzione del servizio viene fatta senza darne comunicazione agli abitanti. Un comportamento intollerabile, dicono le tante famiglie che vivono a Valle, che non condividono affatto il provvedimento della società di servizi di Corso Europa di sospendere l’acqua sempre nella stessa zona della città.

Secondo queste famiglie non ci dovrebbero mai essere abitanti di serie A e di serie B. Pur condividendo la necessità del provvedimento da parte dell’Alto Calore per l’emergenza idrica che si sta fronteggiando, sarebbe più giusto, dicono gli abitanti, predisporre l’interruzione con un sistema di turnazione che coinvolga tutta la popolazione avellinese così come si è fatto inizialmente.

E’ pur vero che dall’Alto Calore spiegano che la decisione di togliere l’acqua a Valle dipende dall’abbassamento dei livelli dei serbatoi che purtroppo si registra nel corso della giornata, segnale che indica un consumo eccessivo di acqua. La richiesta dei residenti è quello, ad esempio, di ritardare l’interruzione a dopo la mezzanotte e di attivare i turni con altre zone.

Dalla sua la società di Corso Europa fa appello al buon senso della popolazione che, nel rispetto dell’ordinanza sindacale emessa dal Comune di Avellino e che riguarda l’uso disciplinato dell’acqua, è tenuta a rispettare certe norme comportamentali e di buon senso che potrebbero contribuire a migliorare la situazione senza dovere ricorrere a provvedimenti urgenti e drastici. Lunedì, intanto, un gruppo di abitanti è pronto a chiedere un faccia a faccia con il presidente De Stefano.

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