Per il momento delle assegnazioni non se ne parla e quindi nessuno scorrimento della graduatoria fino a quando non si risolverà la questione dei trasferimenti degli occupanti di quegli alloggi che vanno abbattuti e riscostruiti, o riqualificati. Di conseguenza neanche i provvedimenti di sfratto, pure annunciati dal comandante della Polizia municiple Michele Arvonio, potranno avere un seguito.
E’ la sola certezza, per ora, prodotta dalla seduta congiunta delle commissioni alle Politiche Sociali e ai lavori Pubblici che si è riunita a Palazzo di Città. Posizioni distanti tra tutti i componenti e nel mezzo l’assessore Terese Mele impegnata a definire quella delibera predisposta nell’ambito del Piano del Settore Politiche Abitative che dovrebbe contribuire a metter un poco di ordine nella materia.
Intanto i Presidenti delle rispettive Commissioni Francesca Medugno e Gianluca Festa hanno deciso di aggiornare la seduta a venerdì 7 ottobre. C’è ancora molto da capire e da chiarire sulle cifre, sulle verifiche e sul criterio con cui procedere. All’incontro hanno partecipato i consiglieri Carmine Montanile, Ida Grella, Gerardo Melillo, Salvatore Cucciniello e Domenico Palumbo.
“Dei 164 alloggi nuovi previsti, 131 sono quelli quasi ultimati tra Via Degli Imbimbo, Via Devenuto e Via Morelli e Silvati – spiega il Presidente della settima Commissione Francesca Medugno– Poi ce ne sono 93 da abbattere tra cui quelli sui cui tetti c’è l’amianto tra Rione Parco, Via Amatucci e Via Tedesco – zona Ferrovia e per questo tipo di intervento manca ancora qualsiasi indicazione anche di carattere economico come previsione di spesa. Si dovrebbe procedere intanto a spostare le famiglie che già occupano le case popolari nei nuovi appartementi in maniera definitiva. Poi ci sarebbe la priorità per quei nuclei ex articolo 21 bis che risultano già proprietari effettivi o che hanno manifestato il proposito di volere riscattare la casa. Ma a conti fatti risulterebbero mancara circa 30 abitazione proprio a Rione Parco”.
Ed infatti nelle verifiche effettuate, carte alla mano, nel corso dei lavori della seduta congiunta è apparsa subito l’anomalia di Rione Parco dove ci sono 64 alloggi da abbattere e 32 da ricostruire. Come si farà?
“In linea generale l’impegno è quello di assicurare il rispetto della trasparenza e della legalità a tutte le famiglie che rientrano nel Piano. Sicuramente arriveremo alla condivisione nel criterio da adottare – assicura l’Assessore Teresa Mele– Da parte del settore c’è la massima disponibilità a recepire indicazioni da parte delle commissioni, l’obiettivo è stringere i tempi per potere operare”.
Ma quella degli alloggi popolari al Comune di Avellino è di sicuro una questione piuttosto intricata. Appare improbabile che questa amministrazione possa risolvere tutte le problematiche sollevate anche perchè il mandato è prossimo alla fine. Si voterà, infatti, a giugno 2018.
“Rivendico il mio impegno- conclude il Presidente della settima commisione Gianluca Festa– su tutta la materia. Un anno e mezzo fa ho sollecitato più volte l’Assessore Mele che per la verità ha deciso di affrontare le questioni con impegno e dedizione. Una soluzione a portata di mano non c’è. La volontà rimane quella di dare la giusta assegnazione a chi ne ha diritto. Si procederà con degli accertamenti contestuali e chi risulterà avere un reddito alto e il doppio alloggio dovrà essere sfrattato. Ci sono troppe famiglie che da anni aspettano risposte”.
Però proprio da qualche componente è venuta la proposta di mettere mano anche alla graduatoria per l’assegnazione degli alloggi. Proposta che per ora è rimasta al vaglio delle commissioni. Un riscontro si avrà solo nella prossima seduta.
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