Avellino – Emergenza scuola, diplomi falsi e mobbing al Comune di Avellino. A fare il punto sono stati i parlamentari del Movimento 5 Stelle Carlo Sibilia e Luigi Gallo presso la sede provinciale di Via Mancini che hanno annunciato una serie di iniziative per sensibilizzare anche il parlamento nazionale sui casi da giorni al centro dell’attenzione.
“Siamo diventati lo zimbello nazionale – va subito al dunque il riferimento irpino pentastellato Carlo Sibilia– ci chiediamo cosa stia succedendo e se per caso l’Amministrazione comunale non abbia firmato un contratto segreto con le reti Mediaset visto che siamo su tutte le trasmissioni di denuncia. E’ necessario partire con una azione di risanamento della città”.
I due parlamentari annunciano la presentazione di un esposto intanto per chiarire la vicenda delle mazzette per i diplomi falsi e al segretario Cisl Melchionna, che ha accusato Sibilia di volere fare sciacallaggio replica: “Sono accuse insulse. E’ assurdo attaccare chi denuncia e chi vuole vederci chiaro. Io mi auguro che al mio fianco ci siano anche i sindacati, quelli che vogliono portare avanti una battaglia per il bene dei lavoratori e non puntare l’indice contro quella parte politica che rappresenta il futuro. E’ sotto gli occhi di tutti. L’intervento del Ministero è fondamentale ma bisognava muoversi prima. In questa vicenda – precisa l’onorevole irpino – non c’è solo la mazzetta data al sindacalista ma c’è un asservimento da parte dei lavoratori che è evidentemente una forma mentale culturale e politica. Siamo di fronte ad un sistema incentivato dalla politica anche perché sappiamo bene dei rapporti politica – sindacato e allo stesso tempo credo che ci siano istituti scolastici che hanno una complicità in questa vicenda. Va spezzato questo legame clientela- politica- istruzione e mala gestione”.
Altra questione da chiarire riguarda la sicurezza nelle scuole ritornata in primo piano dopo la chiusura del liceo scientifico: “ Come è possibile che ad anno scolastico inoltrato, ci sia la chiusura del liceo Mancini che risulta avere problemi di agibilità. Si tratta di un edificio che ha subito anche il sima del 1980 e che da allora doveva diventare un modello all’avanguardia per la sicurezza.”
Infine sulla vicenda della dipendente del comune di Avellino portatrice di disabilità e costretta a non potere assolvere al proprio ruolo di dirigente precisa: “ Nella nostra interrogazione chiederemo di verificare anche la possibilità di un danno erariale visto che c’è un dipendente che noi paghiamo che è costretta a non fare nulla da sei anni e il comune non se lo può permettere. E’ incredibile poi che tra le motivazioni rese dai due dirigenti si parli di difficoltà a fare accedere una persona disabile ai piani alti di palazzo di città. Siamo nel 2017 e una cosa del genere può accadere solo in Piazza del Popolo”.