Salerno – Avrebbero omesso il deposito delle scritture contabili a seguito del fallimento, avvenuto nel 2013, della società Fergest. Con l’accusa di bancarotta documentale il pubblico ministero ieri ha chiesto la condanna a 5 anni per Ferdinando Corrado, originario di Sarno ma residente a Vietri sul Mare e nipote del capoclan Aniello Serino (detto o’ pope) difeso da Pierluigi Vicidomini e 3 anni per Fiore Marra. Secondo l’impianto accusatorio Corrado era l’amministratore della società mentre Marra l’intestatario formale. Ferdinando Corrado a Salerno è noto per aver proposto l’apertura di un supermercato aperto 24 ore al giorno, che sarebbe dovuto sorgere in via Vernieri ma è stato bloccato da un’inchiesta giudiziaria per riciclaggio. Per quella vicenda Corrado è stato condannato a una pena di 4 anni, con l’accusa di aver messo in piedi una rete di prestanome per avviare attività commerciali riciclando i soldi della camorra. Il patrimonio confiscato ammonta a quindici milioni di euro.
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