Napoli – Come un film già visto. Occupazione, giovani, lavoro e terra. Si parte dal sud per il ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti che stamattina a Castel dell’Ovo, insieme al ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, ha promesso di fare in modo “che i ragazzi e le ragazze del Sud possano vivere nelle loro terre“. “Il Mezzogiorno risente di decenni in cui il divario economico con il Centro-Nord è andato allargandosi. Ora da tre anni registriamo un Mezzogiorno che rialza la testa” Claudio De Vincenti, commenta la classifica sulla qualità della vita delle province italiane.
“Al Sud – dichiara il Ministro – il Pil cresce più che al Centro-Nord, la disoccupazione è purtroppo molto più alta però l’occupazione cresce in questo momento. Noi dobbiamo fare in modo che questi risultati si consolidino e si rafforzino perché la crescita del Mezzogiorno serve a tutto il nostro Paese“.
Ma la soluzione è in cantiere. Un incentivo da 1,250 miliardi di euro per sostenere la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate dai giovani delle regioni del Mezzogiorno. Dopo il via libera della Corte dei Conti, infatti, parte oggi “Resto al Sud“, il progetto del governo per agevolare gli under 35 che vivono al Sud. “Puntiamo a dare occupazione a 100mila giovani in tre anni.
“La giornata di oggi si rivolge soprattutto ai giovani – ha detto il ministro De Vincenti – e serve per dare le indicazioni su come utilizzare concretamente queste misure. Ci sarà un contratto di concessione per quanto riguarda i terreni pubblici dei Comuni e un contratto di affitto nel caso di terreni privati. Tutto regolato nel canone e della durata che sarà di nove anni rinnovabili, quindi 18 anni. L’investimento è di quasi 1,3 miliardi a disposizione dei giovani, misure importanti e necessarie. Perché noi puntiamo sul Mezzogiorno“.
“Da lunedì 15 gennaio – ha spiegato l’ad di Invitalia Domenico Arcuri – sarà possibile inviare le proposte. Useremo la nostra piattaforma digitale che garantisce velocità e trasparenza”. Presentata stamattina anche la misura “Terre abbandonate o incolte” che ha l’obiettivo di promuovere la valorizzazione e riqualificazione dei beni non utilizzati nelle Regioni del Mezzogiorno, nell’ottica di rafforzare le opportunità occupazionali dei giovani. I giovani tra i 18 e i 40 anni potranno presentare un progetto sull’imprenditorialità agricola, un tentativo, da parte del governo, anche di recuperare i terreni abbandonati“.
“La cosa straordinaria di queste imprese, che sono tante soprattutto al Sud – ha spiegato il ministro Martina – è che sono esperienze di territorio che guardano al mondo, investendo in tecnologia e innovazione. Il dato dei giovani occupati in agricoltura al Sud l’anno scorso è stato del + 13%. E si guardi a quante imprese under 40 stanno nascendo al Sud. C’e’ un pezzo di futuro da accompagnare, non parliamo di ragazzi che guardano con lo specchietto retrovisore l’Italia ma di ragazzi che guardano al futuro del Paese e lo fanno investendo“.
Non sono mancate le proteste. Si è registrato, infatti, un momento di tensione lungo via Caracciolo tra disoccupati e forze dell’ordine che presidiavano l’ingresso di Castel dell’Ovo per il convegno con i ministri De Vincenti e Martina. I disoccupati chiedevano “la riapertura di un tavolo interistituzionale con al centro vertenze e soluzioni per l’impiego” ma sono stati allontanati dagli agenti in tenuta antisommossa.
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