Inacio Pià ad Anteprima 24: “I tifosi del Benevento meritano la A”

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Le statistiche dicono che è stato il primo calciatore della storia del Napoli ad aver segnato in C1, B, A e coppe europee. Inacio Pià ha ripercorso con piacere ad Anteprima 24 i suoi trascorsi in maglia azzurra non nascondendo l’amore per una regione, la Campania, che quest’anno in serie A è rappresentata anche dal Benevento. Ai giallorossi fece gol nella stagione 2005/2006 proprio con la maglia azzurra. A distanza di oltre dieci anni, prova a farsi perdonare così: “Lo ricordo bene quel colpo di testa, in uno stadio pienissimo. I tifosi del Benevento sono semplicemente fantastici, non perdono mai la voglia di sostenere la loro squadra, di cantare per aiutarla soprattutto nei momenti difficili. Conservo grandi ricordi di quella tifoseria, la invito a non abbattersi e a non demordere anche se la salvezza è un’impresa impossibile”, ha detto prima di tuffarsi in un discorso a 360 gradi tra serie A, Champions, Europa League e Nazionale. 

Pià ora vive a Bergamo e si divide tra il ruolo di direttore tecnico a Usmate – in Brianza – dove lavora in una scuola calcio, e quello di collaboratore nella schiera di Gaetano Fedele, famoso procuratore calcistico. Proprio l’Atalanta, squadra in cui ha militato a inizio carriera, sarà la prossima avversaria del Benevento: “Una squadra che quest’anno con l’Europa League potrà perdere diverse energie – ha detto ai nostri microfoni – e non è escluso che lunedì possa accusare un piccolo calo. La trasferta con l’Everton di giovedì è decisiva per il passaggio del turno e non sarà una passeggiata. Certo, in casa gli uomini di Gasperini partiranno nettamente favoriti nel posticipo con i giallorossi ma mai dire mai. Anche se i risultati non sono arrivati, qualcosa di buono ultimamente nel Benevento l’ho visto”. 

In Europa il Napoli è atteso da una sfida di fuoco contro lo Shakhtar: “Un match da dentro o fuori, ma gli azzurri hanno sbagliato la prima partita, altrimenti staremmo parlando di altro. E’ stato un peccato perdere in Ucraina mettendo subito in salita il cammino europeo. Non sono d’accordo con chi dice che sarebbe meglio essere eliminati dalle coppe per preservare energie in ottica scudetto, perché la Champions è una competizione bellissima che va giocata sempre con la giusta mentalità. E poi nessuno gioca in Europa il calcio del Napoli, sarebbe un delitto non passare il turno”.

La Nazionale italiana non si è qualificata ai prossimi Mondiali di Russia 2018 ma paradossalmente il livello del campionato sembra essere salito: “E’ vero, ci sono varie squadre in grado di insidiare il dominio che la Juventus ha fatto registrare negli ultimi anni. A mio avviso il Napoli ha qualcosa in più di tutte le altre, anche se Roma, Inter e Lazio hanno doti davvero importanti. Qui però torniamo al discorso del gioco: nessuno è come il Napoli,  e sulla tenuta fisica sono ottimista. Sarri sa come fare, è un maestro di calcio e quando c’è l’entusiasmo nulla è impossibile”. 

La chiusura è per i tifosi azzurri e giallorossi: “Non è facile trovare piazze in cui si vive il calcio nel loro modo. Vincere a Napoli è devastante, un’esperienza impareggiabile per qualsiasi giocatore. Non esiste al mondo un pubblico così caloroso. Riguardo il Benevento, solo applausi per i suoi tifosi straordinari. Tredici sconfitte, loro ne soffrono ma danno comunque dimostrazione di colore e sostegno. Se è vero che  la squadra è nei bassifondi, i tifosi  invece sono da vertice”

 

 

 

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