Il calcio varca Nuove Frontiere, Coppola: “Integrazione e divertimento”

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Benevento – Una nuova squadra, una nuova realtà. La Nuove Frontiere si è affacciata quest’anno sul panorama del calcio dilettantistico. Una formazione come le altre, ma con una caratteristica ben precisa: la rosa è composta da tutti giovani immigrati. Un progetto sociale alla base della decisione di iscriversi al torneo di Terza Categoria, come racconta il presidente Salvatore Coppola. “L’idea è nata in estate per dare la possibilità ai ragazzi di integrarsi. Ho giocato a calcio tanti anni e so cosa può dare questo sport. Volevamo far conoscere a questi giovani i paesi del beneventano, permettendo loro di integrarsi nel migliore dei modi. Alcuni di loro vivono la realtà di San Giovanni di Ceppaloni, altri quella di Sant’Arcangelo Trimonti e volevamo aprirli a nuovi orizzonti“.

Il calcio, dunque, come veicolo di propaganda e di aggregazione: “Il progetto è nato all’interno dell’omonima cooperativa che gestisco, per questo non abbiamo avuto problemi di tesseramento con i ragazzi, avendone seguito l’iter per il permesso di soggiorno. Neanche la lingua è stato un ostacolo, uno di loro parla inglese e francese fungendo da traduttore per gli altri compagni. Molti, inoltre, stanno iniziando a capire l’italiano, seguendo un apposito corso. Le uniche difficoltà, se vogliamo, le abbiamo trovate per reperire un campo sportivo, ci eravamo rivolti ad altri enti ma alla fine non è stato possibile ottenere alcuni impianti“.

Ecco perchè la scelta è ricaduta sul “Mellusi” di Benevento, teatro delle partite casalinghe della Nuove Frontiere, dove domenica è andata in scena la gara di Coppa Provincia con il Campolattaro.Il nostro unico intento è curare l’aspetto sociale. Ci tengo a ringraziare Cesare e Achille Ventura e l’intera società per averci concesso la disponibilità del campo. Un ringraziamento, inoltre, va fatto alla Federazione nella persona di Antonio Tarantino, il quale ci ha aiutati a risolvere alcune problematiche, permettendoci di presentarci ai nastri di partenza“, prosegue Coppola, “al “Mellusi” disputeremo solo le partite ufficiali, mentre gli allenamenti li svolgeremo a San Giovanni di Ceppaloni, nel campo adiacente al centro. Volevamo ripercorre in parte il progetto dell’Atletico Brigante, integrando gli immigrati ai ragazzi del posto ma ci saremmo trovati a dover fare delle selezioni. Eravamo già tanti e sarebbe stato inutile tesserare altri calciatori. Del resto puntiamo a divertirci, il risultato è un aspetto secondario ma ben venga se dovesse arrivare“.

Al fianco di Salvatore Coppola in questa avventura ci sono il vice presidente Cesare Franco, il segretario Felice D’Oro e il dirigente Biagio Pipolo. In panchina, invece, un duo, composto da Giuseppe e Claudio Coppola. Saranno loro a gestire l’aspetto tecnico tattico di una squadra che scende in campo con delle divise particolari. “Le magliette sono un regalo della Federazione“, svela e conclude Salvatore Coppola, “abbiamo presentato lo stesso progetto a Genova e devo dire che in Liguria è stato accolto con maggiore entusiasmo. Siamo stati omaggiati con maglie, palloni e una borsa medica, notando maggiore disponibilità e attenzione nei nostri confronti. Li la Terza Categoria è già iniziata da circa un mese, abbiamo conquistato anche i primi punti e speriamo di fare lo stesso a Benevento. Il nostro intento, però, rimane quello di trasmettere un messaggio sociale“.

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