Salerno – “Ancora una volta i dati economici forniti da enti terzi smentiscono clamorosamente le rappresentazioni, perfino farsesche, di una realtà favolosa che esiste solo nella fantasia di chi racconta senza contraddittorio”. E’ molto duro il Consigliere comunale di opposizione Roberto Celano nel commentare gli ultimi dati: “Secondo i dati evidenziati dalla Svimez (Associazione per lo sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno) – spiega – Salerno sarebbe la città più povera del sud e, dunque, d’Italia. L’ 11,1% della popolazione vive in uno stato di assoluta povertà. E’ il tasso di povertà più alto registrato nei capoluoghi del centro sud.
Tali dati attestano in maniera inconfutabile i fallimenti delle amministrazioni progressiste che si sono succedute, che hanno bruciato milioni e milioni di euro dei contribuenti, i più tartassati d’Italia dai tributi comunali, senza riuscire a dare in 25 anni una vera identità economica e produttiva alla città. Smentiscono anche i dati trionfalistici con cui vengono propagandate iniziative che costano cifre incredibilmente elevate alla collettività e che, evidentemente, a leggere quando rileva la Svimez, non garantiscono il ritorno economico sperato e pubblicizzato. A Salerno si è favorito esclusivamente l’economia sorvegliata e/o gestita dalla mano pubblica, quella utile a controllare socialmente la città, cosicché i posti di lavoro creati sono quelli nelle cooperative di regime a bassa retribuzione, nel mentre la gran parte dei giovani, in particolare quelli più titolati, sono costretti a lasciare la città, determinando la crescita esponenziale dei trasferimenti di residenza definitivi. Il bluff del modello Salerno è ormai pienamente smascherato. Opere pubbliche mai terminate o mal realizzate, tessuto produttivo inesistente, tassazione incresciosa, povertà allarmante. Primi in Italia per negatività”.
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