Salerno – Nella ‘alluvione diffusa’ che ha colpito nelle ultime 48 ore la zona dell’agro sarnese-nocerino e, in continuità, le adiacenti province di Napoli e Avellino si registrano gesti di assoluto valore che riportano a quel senso di comunità altrimenti smarrito nella quotidianità. Enzo Botta di Siano scrive: “Per gli sfollati metto a disposizione l’abitazione della mia famiglia, sita in Vicolo Capuano”. Un altruismo, per ora unico, che fa onore a Botta ed alla sua famiglia e che riporta indietro le lancette del tempo al 1998 quando le confinanti Sarno, Siano e Quindici furono piegate dalla tragica alluvione. Anche allora la macchina della ‘solidarietà di vicinato’ si attivò spontaneamente.
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