Napoli – I lavoratori della Città della Scienza sono in sciopero da circa venti giorni a causa della crisi economica che sta vivendo l’azienda in questi ultimi mesi. Conseguenza di questo sciopero è stato il blocco totale degli ingressi nel polo scientifico di Napoli, nella zona ex Italsider di Bagnoli.
La comunicazione arriva da una nota della Rsa Filcams Cgil Città della Scienza, elaborata in seguito a un’assemblea dei lavoratori. Nella nota si legge che tale decisione è stata presa per dare una forte risposta alle “continue provocazioni da parte del management, a cui è stato consentito fino ad oggi, caso oltremodo singolare nelle dinamiche del movimento sindacale e dei lavoratori, di continuare ad accedere al luogo di lavoro per svolgere le proprie mansioni”. Secondo gli scioperanti del polo, il loro atteggiamento di democrazia non è stato rispettato ma, anzi, è stato interpretato come segno di debolezza. “Il management, ed in particolare il dottor Lipardi – aggiungono i lavoratori – ha approfittato della tolleranza dei lavoratori per esercitare indebite e gravi pressioni atte a boicottare la mobilitazione. Si susseguono lettere, telefonate, sms e addirittura approcci ad personam all’interno e all’esterno della struttura ai danni di colleghe e colleghi già fortemente provati dalla situazione in essere”. Poiché tale atteggiamento ha minato la serenità del personale, l’unica soluzione intravista è stata quella di scioperare bloccando l’accesso alla struttura. I lavoratori chiedono inoltre “l’azzeramento del management della Fondazione, unico responsabile di questa situazione”
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