Salerno – Dopo l’attracco, avvenuto questa mattina alle ore 9:10, della nave Cantabria e il successivo trasferimento delle 26 donne migranti decedute è cominciato lo sbarco dei 402 migranti giunti sani e salvi nel porto di Salerno. Prima sono scesi i feriti, poi le 9 donne incinte, i minori e via via tutti gli altri. Le condizioni di salute sono sufficienti se si escludono i diversi casi di scabbia registrati a bordo a causa delle scarse condizioni generali di salubrità del gommone da cui sono stati soccorsi
Le nazionalità dei migranti sono ancora incerte. Nel frattempo tutte le 26 salme saranno trasportate all’obitorio dell’ospedale di Salerno per un primo esame esterno, oltre che per un tampone, per scoprire se le donne morte abbiano anche anche subito violenze. In base agli elementi raccolti, il professor Antonello Crisci, perito della Procura, insieme alla sua equipe, valuterà se procedere con le autopsie. Una volta ultimati tutti gli accertamenti, nove cadaveri verranno sepolti nel cimitero del Comune di Salerno e i restanti nei comuni limitrofi.
“Oggi Salerno si prepara con uno spirito diverso rispetto agli altri sbarchi. Abbiamo già avuto altri morti – ha commentato il Prefetto Malfi – ma su questa nave sarà tutto più complicato, anche come impatto morale. Siamo ancor di più in stretta collaborazione con la Procura della Repubblica perché i ventisei corpi potrebbero essere ventisei omicidi. Quello che va fatto, per esigenze di giustizia, andrà fatto. Credo che già stamattina il procuratore Masini valuterà se ci siano i presupposti per un’ipotesi di omicidio. Bisogna vedere se si trova qualche soggetto su cui concentrare l’attenzione o se si procederà contro ignoti. Che qualcuno abbia fatto morire queste donne e non sia stato un fulmine arrivato dal cielo è una cosa ovvia”.
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