Mensa a scuola, de Magistris in difficoltà attacca chi lo contesta

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Napoli – «Palazzo san Giacomo ha confermato anche quest’anno la refezione e l’ha fatto con coraggio, determinazione e forza giuridica nonostante la durezza delle norme nazionali. Per cui la refezione si fa nonostante una situazione economico-finanziaria complicata e che a livello di Stato la refezione non viene considerata come un diritto costituzionale da tutelare, ma solo come un qualcosa di discrezionale da, eventualmente, erogare». Proprio ha deciso che non ci sta il sindaco Luigi de Magistris a passare per colui che ha “affossato” la refezione per questo anno scolastico. Oltretutto la sua richiesta di una tantum di 15 euro a famiglia ha sollevato un vespaio per placare il quale non è servito l’intervento dell’assessore Annamaria Palmieri che, più volte, ha ribadito il concetto di un pagamento forfettario. Ai genitori, già esasperati da una serie di difficoltà logistiche proprie delle scuole napoletane, non va giù questa ulteriore gabella.

Anche dopo il recente intervento da parte della Corte dei Conti «abbiamo confermato che è doveroso procedere all’avvio della refezione perché collegata al diritto costituzionale all’istruzione. Ci è costato fatica ed audacia ma adesso siamo alle firme finali e mi auguro che tutti, ed anche le Municipalità che hanno la competenza finale per far partire il servizio, non perdano un solo giorno affinché la refezione cominci al più presto», ha detto il sindaco, visibilmente in difficoltà. Ha deciso quindi di intervenire in prima persona per tranquillizzare i presidenti di Municipalità che lo stanno attaccando da più parti. La palla passa alle Municipalità che, una per una, hanno il compito di vagliare le ditte aggiudicatrici. «Abbiamo messo in campo tutto quello che andava fatto ed ora non c’è ragione perché si ritardi anche di un sol giorno l’avvio della refezione. Oggi c’è una riunione importante, abbiamo convocato i Presidenti di Municipalità e mi auguro che alla fine ci sia il via libera da parte di tutti perché si possa partire subito in tutte le Municipalità». Poi la stoccata a chi lo ha contestato: «Ora è tempo di capire chi ha il coraggio di tutelare i diritti costituzionali e chi si nasconde dietro interpretazioni irricevibili, o peggio ancora, tenta di mettere in campo strumentalizzazioni politiche a discapito delle bambine e dei bambini della nostra città e delle loro famiglie».

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