Bimba di tre anni violentata, orrore nel campo rom di Scampia

Foto LaPresse - Marco Cantile 12/12/2014 Napoli, Italia Cronaca Demolizione di case abusive, costruite sotto la superstrada in mattoni e cemento dagli zingari, nel campo rom di Scampia. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri e la Polizia Municipale con una ditta di demolizioni. Nella foto: la casa mentre viene demolita presidiata dalla Polizia Municipale e dai Carabinieri Photo LaPresse - Marco Cantile 12/12/2014 Napoli, Italia News Demolition of illegal houses, built under the highway brick and concrete by gypsies, Roma camp in Scampia. Have taken place on the Police and the Municipal Police with a demolition company.
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Napoli – Una storia orribile, drammatica. Dura da accettare se confermata così come sta emergendo. Una bimba di tre anni violentata ripetutamente e poi morta per un boccone di mozzarella andatole di traverso. Fu portata dal campo nomadi Scampia, a Napoli, in condizioni disperate al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli. Ma per quella bimba di tre anni e mezzo di origini rom non ci fu nulla da fare. Era il 10 luglio scorso ma oggi, dopo le indagini della Procura di Napoli, si e’ accertato che la bimba e’ stata vittima di ripetuti abusi sessuali.

È l’ipotesi avanzata dagli inquirenti sulla base dall’esame medico-legale disposto dai magistrati. La piccola sarebbe morta soffocata da un boccone di mozzarella. E’ stata arrestata con l’accusa di abbandono di minore una zia della bimba, di nazionalità macedone, alla quale la piccola era stata affidata in custodia dalla mamma. Sull’immediatezza dei fatti la versione dei suoi familiari non convinceva. Ai poliziotti sono state fornite diverse versioni dell’accaduto: inizialmente sembrava che la bambina fosse stata dimenticata in macchina, poi invece che stava giocando con altri bambini e che si era chiusa da sola nel cofano di un’auto nel campo rom di Scampia. Secondo una terza versione, la bimba sarebbe stata affidata qualche ora prima a una zia e sarebbe stata quest’ultima a trovarla nell’auto, sul sedile posteriore, già morta. I poliziotti stanno ascoltando le due donne e altre persone domiciliate nel campo rom, dove sono stati effettuati sopralluoghi.

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