Mastella e l’auspicio di fine anno: “Benevento torni a essere una sola e grande famiglia”

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Consueto messaggio di fine anno per Clemente Mastella, il primo dopo la rielezione avvenuta lo scorso ottobre. Nessun intervento fiume per il sindaco che si sofferma essenzialmente sul Covid: “Abbiamo tentato di prevenire l’aumento di contagi e sono stato sommerso di polemiche e denunce. Ma sono reazioni che lasciano il tempo che trovano. Resterò un sindaco gentile, e infatti ho messo il mio numero di telefono a disposizione di tutti ma sarò fermo quando si tratterà di tutelare la salute. Capisco la dialettica, il dissenso ma a volte vedo dell’astio a prescindere che non mi piace. Mica è uno sfizio chiudere le scuole o vietare le feste“. Nessuna decisione già presa, comunque, in relazione a possibili ulteriori chiusure delle scuole: “Vedremo quali decisioni assumerà la Regione“.

L’appello, comunque, è a mettere da parte litigiosità e conflittualità e dare spazio alla solidarietà: “Dobbiamo tornare allo spirito che ci ha contraddistinto nel corso della prima ondata. Soltanto se ragioniamo come comunità sapremo affrontare al meglio questa nuova difficile sfida presentataci dal Covid con la sua variante Omicron. Allo stesso tempo, ovviamente, auspico che il Governo intervenga per ristorare quei settori costretti a pagare il prezzo più alto per le restrizioni“.

Quanto alle vicende politiche, Mastella quasi le ignora del tutto, limitandosi a ribadire “di aver trovato un Comune in dissesto” e ad anticipare che “i prossimi cinque anni saranno diversi, faremo cose interessanti“. Di passi in avanti, però, per il sindaco sono stati già fatti: “Ora Benevento è una Città riconoscibile, prima era ignorata. Anche per le disattenzioni dei media“.

Nessuna aspirazione, poi, oltre a quella di guidare palazzo Mosti: “Le questioni partitiche non condizionano né condizioneranno il mio operato. La mia carriera politica l’ho già fatta“. Quindi, l’invito e l’augurio per il prossimo anno: “Mi piacerebbe che i beneventani ragionassero come se fossimo un’unica famiglia. Se ci riusciamo, il prossimo sarà un anno migliore di quello che ci lasciamo alle spalle”.

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