Napoli – “Guai a noi se perdiamo la testa in questi giorni, cerchiamo di stare a casa il più possibile”. Il governatore Vincenzo De Luca fa gli auguri ai campani e, nella consueta diretta Fb andata in onda il 24 dicembre, esorta a comportamenti “seri e responsabili” per fronteggiare la nuova ondata di contagi da variante Omicron. De Luca ricorda che in più occasioni, come per l’obbligo delle mascherine all’aperto (ora introdotto a livello nazionale ma rimasto sempre in vigore in Campania) “abbiamo preso decisioni anticipando il governo, come per il divieto alle feste in piazza. Lo facciamo perché la Campania deve essere più rigorosa di ogni altra regione, siamo – in particolare l’area metropolitana di Napoli – il territorio d’Italia e d’Europa più densamente abitato, non ci possiamo consentire distrazioni o sottovalutazioni. Se perdiamo il controllo del territorio campano rischiamo ecatombe”. De Luca ricorda che “ad oggi, grazie a Dio e al lavoro immenso del personale sanitario, stiamo reggendo, ma la diffusione di Omicron è spaventosamente elevata. E’ vero che la percentuale dei ricoveri rispetto al gran numero di contagi è più bassa, ma se si arriva in Italia ai 100mila casi giornalieri rischiamo di avere ospedali e terapie intensive piene. Perciò serve da parte di tutti responsabilità e uso della ragione”.
“Di fronte al rischio che le ordinanze nazionali e regionali siano eluse per insufficienza di controlli, usare anche l’esercito sul modello dell’operazione Strade sicure”. Lo propone il governatore campano che denuncia la “totale inesistenza” di controlli, in regione, rispetto all’uso della mascherina all’aperto che ora il Governo ha reso obbligatorio in tutta Italia ma che qui è sempre rimasto in vigore. “Nessuno può pensare di militarizzare l’Italia – sottolinea De Luca nella sua diretta social – ma un uso serio della mascherina ci avrebbe permesso di ridurre del 30, 40 per cento l’attuale ondata di contagi. Mi chiedo, è tanto difficile impegnare per due settimane 20, 30, 50mila uomini in pattuglie miste, tra forze dell’ordine e polizie municipali con il supporto dei soldati come per Strade sicure? Pattuglie che girino soprattutto nelle vie dello shopping, dove assistiamo ad affollamenti drammatici. Pattuglie che per una settimana richiamino chi non usa la mascherina, o la usa per scaldarsi il pomo di adamo o il gomito, e che la settimana dopo inizino a elevare i verbali. In questo modo non avremmo risolto il problema ma avremmo evitato il ‘rompete le righe’ cui si sta assistendo specie di sera nei luoghi della movida”.
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