Chiusura anticipata della scuole: il Codacons presenta esposto in Procura

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Niente. Il Sindaco Mastella persevera nell’abusare della normativa anti covid per far la parte, non richiesta, del salvatore della salute pubblica.  Le scuole oggi sono rimaste chiuse nonostante l’invito trasmesso al Comune dal Codacons nella giornata di ieri.

Eppure la normativa è molto chiara. Mastella non aveva il potere di intervenire. L’ Art. 1 del D.L. n.111/2021 recita come segue: (Disposizioni urgenti per l’anno scolastico 2021/2022 e misure per prevenire il contagio da SARS-CoV-2 nelle istituzioni educative, scolastiche e universitarie). 1. Nell’anno scolastico 2021-2022, al fine di assicurare il valore della scuola come comunità e di tutelare la sfera sociale e psico-affettiva della popolazione scolastica, sull’intero territorio nazionale, i servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e l’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado sono svolti in presenza”.

“ 4. Fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, i Presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano e i Sindaci possono derogare, per specifiche aree del territorio o per singoli istituti, alle disposizioni di cui al comma 1 esclusivamente in zona rossa  e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica. I provvedimenti di cui al primo periodo sono motivatamente adottati sentite le competenti autorità sanitarie e nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità”.

Si tratta della stessa norma che ha costretto in agosto il personale della scuola a munirsi di green pass per lavorare; oggi è richiesto allo stesso personale addirittura l’obbligo vaccinale e tutto per lo specifico e peculiare interesse, ritenuto assolutamente primario dal legislatore, di consentire agli alunni di seguire la scuola in presenza.  Eppure Mastella non se ne accorge. Per lui tutto questo non ha importanza. I sacrifici delle famiglie, del personale della scuola, tutto volto a garantire agli alunni di svolgere regolarmente l’anno scolastico non assumono alcun rilievo.

Il Sindaco avrebbe potuto intervenire solo qualora, presupposti ambedue necessari, Benevento fosse stata inclusa a)-in zona rossa e b)- solo in circostanze eccezionali e di straordinaria necessità dovute all’insorgenza di focolai o a rischio estremamente elevato di diffusione del virus nella popolazione scolastica. Ma al momento dell’adozione dell’’ordinanza di chiusura la regione Campania, compresa Benevento,  era in  zona bianca.  Lo è, a quanto risulta, tuttora.

Per questo il Codacons, che oggi, dopo aver anticipato l’esposto ieri via pec, lo ha depositato presso la Procura di Benevento,  ritiene che la Magistratura debba punire simili abusi; essi sono deleteri per la comunità in quanto interrompono la fruizione da parte degli studenti, già ampiamente disastrati dalla vicenda Covid 19 nel loro percorso di apprendimento, del bene primario della scuola.  Ma ancor più dannosi per la fiducia della gente nelle istituzioni; se la Magistratura non intervenisse in situazioni in cui le legge è tanto chiara i politici potrebbero ritenere, erroneamente, di appartenere ad una casta di immuni non dal covid ma dal rispetto delle norme.

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