Auletta, frana sulla SS19 delle Calabrie: dopo 7 anni riapertura al traffico veicolare

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Auletta (Sa) – È stata riaperta al traffico veicolare, dopo sette anni di chiusura a causa di una frana che “mise in ginocchio” i comuni del Tanagro e degli Alburni, la strada statale 19 delle Calabrie, nel tratto ricadente nel Comune di Auletta.
Otto anni di agonia e battaglia per i cittadini del Tanagro che a causa di una frana che fece cedere l’asse viario al chilometro 46mila della SS19 delle Calabrie, il 23 gennaio 2014, videro scattare l’immediata chiusura al traffico veicolare della strada di competenza Anas e che collega l’uscita autostradale dell’A3 sita nel comune di Petina, con il centro cittadino di Auletta e Pertosa.
L’opera, il cui ripristino e la messa in sicurezza dell’arteria viaria estesa per un’area di oltre 10mila metri quadrati, è costata allo Stato circa 7milioni di euro, ed aveva visto le battaglie dell’amministrazione comunale di Auletta guidata dal sindaco Pietro Pessolano, del comitato di quartiere “Ponte Nuovo” e dei comuni del Tanagro, ha finalmente visto la sua ultimazione.
Abbiamo vissuto circa otto anni con il fiato sospeso, tra rabbia ed attesa – racconta il vicensindaco del comune di Auletta, Antonio Addesso. – Oggi – dice Addesso mentre ringrazia l’impresa esecutrice dei lavori e i suoi operai – il taglio del nastro rappresenta uno di quei momenti che dovrebbero accadere più spesso per le opere pubbliche tanto attese dalla popolazione perché segna il ritorno del collegamento economico, viario e turistico, tra il Vallo di Diano, il Tanagro e gli Alburni”.
Soddisfazione arriva anche dall’associazione di imprenditori agricoli del salernitano, Radici. “La riapertura della strada – spiega il presidente Carmine Cocozza consentirà la ripresa della regolare viabilità e permetterà finalmente a molti proprietari terrieri di raggiungere agevolmente i propri fondi agricoli e di riprendere le coltivazioni abbandonate da anni a causa della frana. Ora – conclude Cocozzaauspichiamo una decisiva ripresa dell’intero comparto agricolo locale”.

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