Salerno – Luci spente, tavoli (semi) vuoti, camere chiuse e saracinesche che faticano ad alzarsi. Le contingenze del presente tradiscono le attese del recente passato. A 27 giorni dal Natale a Salerno non decolla la ‘edizione 21-22’ delle Luci d’Artista.
La conseguenza, in termini di disdette di prenotazioni e di mancati arrivi e presenze si fa sentire sul comparto del commercio e della ricettività. Pesantemente.
Sul coraggio delle decisioni pende la spada di Damocle della nuova variante-Omicron del maledeto virus. Che rende faticoso, in prospettiva, finanche il raggiungimento dei livelli ordinari di socialità, produttività, di vita.
Albergatori e commercianti cittadini hanno scelto il loro simbolo: un nastro nero in segno di lutto campeggia sulla locandina che invita alla partecipazione, alle ore 11 del 30 novembre, alla manifestazione di piazza Amendola. Evento rilanciato dall’Associazione Imprese Salerno e Provincia. Sulla locandina poche, pesantissime, parole. “Avete spento il commercio a Salerno. Pretendiamo risposte”.
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