Benevento – Al termine della sfida di campionato contro il Benevento, Alfredo Aglietti ha rilasciato alcune dichiarazioni. Questi i temi affrontati dall’allenatore della Reggina dopo la gara contro i giallorossi di Fabio Caserta.
Errori – “Abbiamo sbagliato troppo nel primo tempo sbagliando in troppe situazioni. Avevamo la possibilità di fare una partita diversa, il risultato dipende da tanti fattori ma la prestazione non c’è stata. Al di là del valore degli avversari che hanno giocato bene, noi abbiamo dato loro una mano. Non siamo stati capaci di controbattere il grande avvio del Benevento e non abbiamo avuto reazioni”.
Mancata reazione – “Era difficile anche riaprire la partita, eravamo in una giornata no. Bisogna avere la capacità di fare mea culpa e non piangerci addosso. Dobbiamo essere bravi a resettare e a ripartire”.
Condizione – “Non è una questione di condizione atletica. Secondo me se gli avversari corrono di più è per caratteristiche fisiche. La nostra squadra non ha grandi strappi se non in qualche giocatore. Se non riusciamo ad essere pronti o compatti nei duelli, andiamo in difficoltà quando troviamo giocatori come quelli del Benevento”.
Hetemaj – “Non ha giocato dall’inizio anche per una logica legata alle rotazioni. Abbiamo tre partite in una settimana, c’è anche la partita di martedì e devo far ruotare gli elementi. A prescindere da chi entrava in campo non credo che avremmo salvato la giornata. Oggi era una giornata negativa, ci prendiamo le critiche e pensiamo a ripartire. Bisogna analizzare cosa non è andato e cercare di migliorare e cambiare qualcosa perché forse c’è bisogno di qualcosa di diverso”
Problemi – “Analizzeremo la partita con calma riguardandola. Oggi sotto l’aspetto tattico abbiamo sbagliato tutto, e anche tecnicamente. Anche nei duelli individuali ci hanno sempre saltato, in tutti i reparti. Dobbiamo capire bene se è un problema tecnico o tattico”.
Benevento – “Non abbiamo risposto alla loro partenza, non c’è stato neanche tempo di metterli in difficoltà. Venivano da tre sconfitte consecutive, se fossimo stati lucidi in ripartenza forse gli avremmo causato problemi ma non è successo e diventa difficile analizzare ciò che non è successo”.
Tifosi – “E’ giusto prendersi gli applausi quando le cose vanno bene e prendersi le critiche quando le cose non vanno. Andare a salutare la curva è il minimo perché c’è gente che fa sacrifici per seguirci, io non vado sotto la curva né dopo una vittoria né dopo una sconfitta perché i tifosi seguono la squadra ed è giusto che siano sempre loro ad andare”
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