Amava farsi fotografare con gli attori di Gomorra (ecco la foto che lo ritrae con Esposito), Gennaro Bove, il consigliere comunale di Mugnano di Napoli. I personaggi di spicco criminale della fiction forse lo avranno ispirato visto che la direzione distrettuale antimafia partenopea gli ha contestato un’accusa per associazione mafiosa.
La misura che il gip ha deciso per il 44enne è il divieto di dimora anche se per lui la direzione distrettuale antimafia aveva richiesto gli arresti. Le indagini sono state svolte dal nucleo investigativo di Castello di Cisterna e l’inchiesta che ha coinvolto il consigliere comunale di Mugnano di Napoli riguarda il clan “Amato-Pagano”.
Le investigazioni lo indicano sia in riferimento alla gestione delle estorsioni perpetrate a Mugnano di Napoli che nei contatti con imprenditori, commercianti ed esponenti delle amministrazioni locali. In contemporanea, insieme a personale della Guardia di Finanza di Napoli, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo a carico di altri indagati al clan Amato Pagano, con l’apposizione di sigilli a 18 immobili (appartamenti, ville e terreni tra Mugnano, Quarto e Melito) nonché di una società di costruzioni con sede legale a Giugliano, il tutto per un valore stimato circa 5.500.000 di euro.
L’indagato Gennaro Bove è nato a Mugnano di Napoli nel novembre del 1972. Nel 2005 il consigliere venne eletto con la lista Udeur, candidato sindaco del centrosinistra Daniele Palumbo. Nel 2010 è stato candidato consigliere ancora con l’Udeur a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra Vincenzo Massarelli ma non è riuscito a farsi eleggere nonostante i 337 voti. Nel 2015 è stato candidato con Centro Democratico a sostegno dell’aspirante fascia tricolore del centrodestra Aniello Piscopo raccogliendo 309 preferenze.
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