
Domenica, nel Santuario di Pompei (Napoli), durante la la celebrazione eucaristica delle ore 11,30, presieduta dall’Arcivescovo della città mariana, Monsignor Tommaso Caputo, sarà letto il Decreto di Venerabilità di Enrichetta Beltrame Quattrocchi, figlia di genitori beatificati assieme il 21 ottobre 2001 da Giovanni Paolo II, per avere vissuto il matrimonio come un cammino verso Dio.
Enrichetta era la figlia che non doveva nascere: la madre, incinta al quarto mese di gravidanza, ebbe una grave emorragia e un ginecologo, allora considerato tra i massimi esperti, consigliò l’interruzione immediata della gravidanza per evitare gravi conseguenze anche alla madre. Ma i coniugi opposero un ”no” categorico all’aborto. E’ stata una donna del ‘900 all’avanguardia, prima ancora di laurearsi prestò servizio in guerra come crocerossina insieme a sua madre, fu insegnante di storia dell’arte e attiva nell’associazionismo cattolico non lasciando mai soli i giovani. “Contagiava con la sua gioia di vivere – racconta Padre Massimiliano Noviello, frate cappuccino e Postulatore della Causa di Beatificazione e Canonizzazione della Quattrocchi e di Toppi -. La sua è una santità nel quotidiano perché, avendo sempre il cuore spalancato agli altri, rendeva speciale l’ordinario”.
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