Benevento- Inizia e finisce con un ‘Grazie a tutti’ la prima conferenza stampa del Mastella-bis. Il primo cittadino, ha riunito presso il comitato elettorale di Viale Aldo Moro giornalisti, neoeletti e simpatizzanti, affiancato in postazione dalla moglie, la senatrice Sandra Lonardo, il consigliere regionale Luigi Abbate e il presidente della Provincia Antonio Di Maria.
Più rilassato e con un tono comunque duro nei confronti degli avversari, ha tirato fuori le ultime stilettate manco fosse ancora in campagna elettorale. “Perifano e Trump sono gli unici nella storia democratica a non aver fatto gli auguri ai loro competitor – ha esordito Mastella – in una giornata in cui ho ricevuto auguri di politici (De Luca, Manfredi, Decaro, perfino Casini) e personaggi dello spettacolo (Pozzetto e Banfi col suo ‘porca puttena’). E’ evidente che il momento di gloria di Perifano è finito, ha avuto l’onore di essere mio avversario”.
L’analisi del voto parte dal dato nazionale: “Benevento unica città in Italia in cui ha vinto il centro, vuol dire che è arrivato il momento di fare un mio movimento nazionale. Siamo evidentemente la grande novità politica, nel momento in cui il Movimento 5 Stelle è praticamente scomparso. Sicuramente non posso sottostare a Calenda che nicchia, in tutta Italia mi dicono di andare avanti”.
Campagna elettorale durissima, ma secondo il primo cittadino è stata da incorniciare: “Insieme alla mia prima campagna elettorale quando entrai in Parlamento, è questa la più bella della mia vita. E’ stata dura ma ho trovato la forza di concluderla nonostante gli attacchi di tutti e le cattiverie sul mio conto. E il risultato non è cambiato: io ho vinto di nuovo e Perifano ha perso. Il mio successo nasce dalle contrade, dove evidentemente abbiamo lavorato bene in questi 5 anni, dalla comunità evangelica, dai musulmani e da una nutrita parte dei cattolici”.
Sulla composizione della giunta comunale, Mastella segue la logica democristiano: “Tranne qualche assessore esterno, per me merita precedenza chi si sporca le mani, chi si candida, chi ci mette la faccia. Attendo la proclamazione, poi penseremo alla composizione della giunta”.
Dopo aver dichiarato che potrebbe in futuro ricoprire il ruolo di Presidente della Repubblica, Mastella ha ancora tanta voglia di fare: “Sono felicissimo, farò politica finchè sarò vivo, voglio morire sul campo”.
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