Fonderie Pisano, Attivisti per Salerno attaccano la Barone

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Non è piaciuta ai candidati della lista attivisti per Salerno che sostengono la candidata sindaco Simona Scocozza la presa di posizione sulle Fonderie Pisano  di un’altra candidata al sindaco di Salerno, Elisabetta Barone. In una nota stampa, infatti, oltre a ricordare la tradizionale critica nei confronti del sindaco uscente Vincenzo Napoli che, secondo gli attivisti sarebbe reo di non aver mai colto l’occasione per chiudere le fonderie pisano, gli attivisti evidenziano che a sostegno della Barone ( che in una nota aveva chiesto di sospendere le attività dell’industria di Fratte) ci sono oggi i consiglieri comunali Gallo, Pessolano, Ventura e Naddeo “che nulla hanno fatto e detto durante i 5 anni della scorsa consiliatura”. 
Gli Attivisti per Salerno invece attraverso alcuni dei suoi candidati ricordano come da sempre abbiano seguito la vicenda. “Abbiamo contribuito  alla nascita del Comitato Salute e Vita, abbiamo partecipato e partecipiamo costantemente alle attività e alle manifestazioni, eravamo presenti costantemente durante il presidio del 2016, siamo stati determinanti nel gruppo di lavoro che portò come risultato la temporanea revoca dell’AIA nel 2018, siamo stati determinanti nella decisione da parte del Ministero dell’Ambiente di costituirsi parte civile in uno dei processi penale a carico dei Pisano” è scritto nella nota. 
Ed infine la proposta da programma elettorale. “Quando il 4 ottobre andremo ad amministrare la Città  come primo atto  creeremo  una sezione speciale della polizia municipale che possa intervenire in tempi brevi per raccogliere le segnalazioni dei cittadini inerenti ai miasmi e ai fumi delle Fonderie Pisano in modo tale da effettuare una correlazione certa tra i malori  dei cittadini e le emissioni dell’industria. In tal modo , anche se con i dati dello Studio Spes sarebbe possibile intervenire già da adesso, avremo delle prove inoppugnabili e giuridicamente rilevanti per emettere un’ordinanza di chiusura”.
Un pensiero anche si lavoratori. “Dopo la chiusura collaboreremo con le istituzioni per ricollocare i lavoratori e ci occuperemo di effettuare tutti i passaggi normativi per bonificare  l’area non prima però di aver cancellato dal piano Urbanistico Comunale il “premio “ edificatorio regalato alla famiglia Pisano dalla coppia De Luca- Napoli”.
 
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