Bombe carta a Colliano: Simion torna in libertà, ma l’ex compagno resta in cella

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Colliano (Sa) – Ha accolto la richiesta avanzata dall’avvocato Pasquale Freda, difensore della 26enne rumena, Mirela Simion, il giudice per le indagini preliminari, Gerardina Romaniello, nell’ambito dell’udienza preliminare che si è svolta ieri presso il Palazzo di Giustizia a Salerno, per l’inchiesta giudiziaria sugli attentati con bombe carta esplose nel 2017, ai danni dei bar Colorado Cafè di Marco Tartaglia, J’adore Cafè di Gino Carbone e il night club Eden di Taglianetti Daniele, siti tra i comuni di Colliano, Oliveto Citra e Contursi Terme.

Simion, 26 anni, originaria della Romania e residente a San Gregorio Magno, ex compagna dell’imprenditore di Colliano e titolare del ristorante “Roma” ad Oliveto Citra, Biagio Scaglione, finì agli arresti domiciliari, poiché ritenuta, insieme all’ex compagno, la mente dell’organizzazione criminale dedita alle estorsioni, allo spaccio di sostanze stupefacenti, ai furti nelle abitazioni, furti di cani di razza e vendita di banconote false, che per un anno hanno tenuto ostaggio della paura decine di imprenditori del cratere salernitano.

A capo dell’organizzazione, secondo gli inquirenti della Procura della Repubblica di Salerno, c’era proprio Scaglione che ora si trova in carcere a Fuorni poiché detenuto per altra causa, affiancato dalla Simion e da altre nove persone complici, accusate a vario titolo di associazione per delinquere con lo scopo di commettere delitti contro il patrimonio, contro l’industria ed il commercio, contro la fede pubblica, detenzione di armi, estorsione e ricettazione.

Attività illegali quelle messe in atto da Scaglione con la complicità di altri soggetti, al fine di ottenere l’egemonia sugli affari economici che gravitano intorno alle attività commerciali legate alla presenza di locali notturni, bar e ristoranti siti tra contrada Macchia, Ponte Oliveto e Bagni. Coinvolti nell’inchiesta, insieme a Scaglione e Simon, anche Daniele Vuocolo, Gerardo Sandro Falcone, Mario Alvaro Carbone, Lorenzo e Gerardo Raimo, Gregorio Ursi, Torsiello Maurizio detto Mauro, Gizzi Marco ed Esposito Gennaro.
Ieri, all’udienza preliminare, davanti agli avvocati degli undici imputati difesi dai legali Vincenzo Morriello, Michele Cuozzo, Pasquale Freda, Ada Carasia, Vincenzo Speranza, Antonio Zecca, Giuseppe Grimaldi, Alfredo Lo Pilato, Giuseppe Della Monica, Rocco Pecoraro e Giovanna Eliana Fiore, e i legali delle parti civili Antonella Mastrolia e Vincenzo Mazzotta, questi ultimi difensori degli imprenditori vittime degli attentati, il Gip ha disposto il rinvio dell’udienza ad ottobre.

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