Mastella ai nastri di partenza, inizia la caccia al bis: “Benevento era un paesone, ora è una Città”

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it
Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento – “Io ho scelto la Città”. Così Clemente Mastella, sindaco uscente, ha presentato il programma che caratterizzerà la sua campagna elettorale, nella speranza di bissare il successo del 2016.

“Abbiamo fatto cose incredibili” – ha spiegato l’attuale inquilino di palazzo Mosti che ha riportato le lancette dell’orologio a cinque anni fa: “Occorre partire dalle condizioni in cui era l’amministrazione del capoluogo per capire bene cosa è stato fatto e cosa farò per la Città”. Mensa, Malies, depuratore, piazza Duomo, Amts. Tante le questioni ‘rievocate’ da Mastella che però l’intro del suo intervento, nella cornice dell’Una Hotel il Molino, l’ha dedicata al Covid: “Mascherine, saturimetri, ventilatori per gli ospedali, screening. Abbiamo fatto di tutto per tenere l’epidemia lontana da Benevento e in larga parte ci siamo riusciti. E pure sul piano delle conseguenze socio-economiche del virus, l’impegno è stato notevole. A testimoniarlo la scelta di non far pagare ai bambini della città mensa scolastica e trasporto pubblico. Quanto ai commercianti, a dare loro una boccata di ossigeno c’ha pensato Città Spettacolo”. Non poteva mancare, evidentemente, un accenno alla vicenda dei ‘Pini’ del viale Atlantici, tornata prepotentemente d’attualità dopo la decisione della magistratura di revocare il sequestro degli alberi: “Non c’è nessuna avversione da parte nostra nei confronti dei Pini, ci mancherebbe. Non siamo noi quelli che utilizzano un approccio ideologico sulla questione”. E ancora, Mastella ha rivendicato il lavoro svolto per le contrade di Benevento: “Assurdo che 12mila famiglie non avessero ancora un riferimento civico. Per 6mila di queste siamo riusciti a porre rimedio, per le altre lo faremo in futuro”. Quanto alle promesse mancate, il sindaco chiama in causa il dissesto: “Avevamo il patrimonio aggredito dai creditori, di più non potevamo fare”.

Chiede nuovamente fiducia, dunque, Clemente Mastella: “Ci aspettano ancora tempi difficili, la Città resti in mani affidabili. E consentitemi un po’ di vanità: se io prendo il telefono e chiamo Mario Draghi, il presidente del Consiglio mi risponde. Agli altri?”. Quindi la chiosa: “Ho preso Benevento che era un paesone, con me è diventata una Città”.

 

 

 

 

 

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it